Ultim’ora Sinner, scontro durissimo: il caso irrompe a Shanghai - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
Ultim’ora Sinner, scontro durissimo: il caso irrompe a Shanghai - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
A poche ore dal debutto a Shanghai scoppia un nuovo caso che riguarda Jannik Sinner: le parole hanno davvero sorpreso i tifosi.
Jannik Sinner si è messo alle spalle la sconfitta nella finale degli US Open contro Carlos Alcaraz. Il trionfo nell’ATP 500 di Pechino è certamente un’iniezione di fiducia per il campione italiano, ora pronto a scendere in campo anche nel Masters 1000 di Shanghai per provare a bissare il successo dello scorso anno.
Nonostante un 2025 caratterizzato dai tre mesi di stop per la squalifica inflitta a seguito della vicenda Clostebol, Jannik Sinner è riuscito comunque a vincere per la seconda volta di fila gli Australian Open e a conquistare un’epica vittoria a Wimbledon, dove mai nessun italiano prima di lui aveva alzato il trofeo. Ora è arrivata anche l’affermazione a Pechino, senza dimenticare le finali giocate a Roma, Parigi e New York, più la finale di Cincinnati dove è stato costretto al ritiro già nel primo set per un malessere causato da un virus.
Eppure, nonostante questo rendimento sempre molto elevato, sembra quasi che a Jannik Sinner venga sempre chiesto di dimostrare qualcosa. Non appena arriva una sconfitta – nel 2025 ha perso solo contro Alcaraz e Bublik – partono subito le critiche, con cui l’altoatesino ha dovuto fare i conti soprattutto dopo la finale persa a Flushing Meadows e la conseguente perdita della prima posizione nel ranking ATP.
Un atteggiamento che infastidisce non poco Massimiliano Ambesi, voce tecnica e opinionista di Eurosport, che nel corso dell’ultima puntata di Tennismania – in onda sul canale YouTube di OA Sport – ha parlato chiaramente di “sottovalutazione generale” di ciò che ha fatto e sta ancora facendo Sinner in questa stagione.

“Nel momento più alto della sua parabola viene fermato – ricorda Ambesi – Ripartire dopo mesi di assenza non era banale, lui ha fatto più del suo perché ha giocato sette finali su otto tornei disputati, ha trovato un avversario solido che ha potuto acquisire certezze senza avere interruzioni nel suo percorso agonistico, ma lui è sempre stato lì”.
Ambesi ha poi voluto far notare che nel torneo di Pechino l’italiano ha confermato quanto detto dopo la sconfitta agli US Open. Sinner sta infatti cercando di migliorare alcuni aspetti del suo gioco, in particolare quel servizio che nella finale persa contro Alcaraz è parso davvero un punto debole.
“Il servizio ha dato risposte di un certo rilievo, perché è stato fondamentale per venire fuori dalla partita con de Minaur – ha detto Ambesi a Tennismania – Sicuramente è un giocatore in work in progress, che sta cecando di ritrovare alcuni automatismi che per vari motivi ha smarrito”.
