Vespa-Sinner, non è finita: stavolta Jannik lo ha fatto piangere - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Vespa-Sinner, non è finita: stavolta Jannik lo ha fatto piangere - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
A pochi giorni dalle Finals di Torino, non si placa la bagarre tra Vespa e Sinner. L’altoatesino, sempre di poche parole, ha distrutto il giornalista.
La settimana che precede le ATP Finals di Torino non poteva aprirsi senza polemiche, e stavolta il bersaglio non è il diritto vincente di Jannik Sinner, ma la sua italianità. Tutto è iniziato da un commento del giornalista Bruno Vespa, che sui social ha messo in discussione l’appartenenza nazionale del tennista altoatesino, domandandosi provocatoriamente “perché un italiano dovrebbe tifare per lui” e sottolineando la sua lingua madre tedesca, la residenza a Montecarlo e la decisione di non partecipare alla Coppa Davis 2025. Un attacco che ha scatenato un’ondata di reazioni tra tifosi, colleghi e opinionisti, molti dei quali hanno difeso Sinner, accusando Vespa di alimentare un dibattito anacronistico. Le parole del conduttore televisivo hanno toccato corde delicate, soprattutto in un Paese che si identifica con i propri campioni sportivi come simboli d’orgoglio nazionale. In questo caso, però, il bersaglio era un atleta da anni considerato ambasciatore dell’Italia nel mondo. Vespa ha rincarato la dose parlando anche del presunto “rifiuto di incontrare il Presidente della Repubblica” e dell’assenza alle Olimpiadi, presentando un ritratto di Sinner come di un campione “distaccato” e poco legato al tricolore.
La replica più forte, però, è arrivata non attraverso un comunicato o un post, ma dal popolo del web e dagli appassionati di tennis, che hanno espresso il loro sostegno a Sinner in massa. Migliaia di messaggi di solidarietà hanno invaso i social, ribadendo come il giovane di San Candido rappresenti l’Italia nel modo più limpido possibile: con il talento, la dedizione e la compostezza che hanno sempre contraddistinto la sua carriera. E mentre il giornalista veniva travolto dalle critiche – anche per una clamorosa gaffe in cui aveva scambiato Carlos Alcaraz per “Alvarez” – Sinner si è preparato in silenzio per l’evento che chiuderà la sua stagione. Ma proprio quando la polemica sembrava destinata a spegnersi, è arrivata la risposta più elegante possibile: quella del diretto interessato.
Nel corso dell’intervista “Oltre il tennis: Capitolo 4″ condotta dal direttore di Sky Sport, Federico Ferri, Jannik Sinner ha voluto mettere fine a ogni dubbio con parole semplici ma potentissime. “Sono molto felice di essere nato in Italia, non in Austria o da un’altra parte”, ha dichiarato con un sorriso sereno. Dicono che l’Alto Adige e la Sicilia siano molto diverse – ha dichiarato il talento azzurro – ma per me questa è la nostra forza e la nostra fortuna. Dobbiamo unirci e darci forza, l’Italia lo merita. Una frase che suona come una risposta diretta alla polemica innescata da Vespa.

Senza mai alzare i toni, Sinner ha ribadito il suo senso di appartenenza, ricordando che il successo personale non lo distoglie da una visione collettiva e patriottica dello sport. Non so rispondere a chi dice che nascendo 50 chilometri più in giù mi sarei evitato certe critiche: sarebbe come chiedermi perché c’è il sole e non piove. Posso solo dire che sono orgoglioso di essere italiano e che questo Paese merita anche più di quello che sto facendo io – ha aggiunto. Parole che restituiscono l’immagine di un ragazzo consapevole del proprio ruolo e del peso delle proprie azioni. Non un personaggio costruito, ma un atleta autentico, che parla poco e rappresenta molto. A pochi giorni dall’inizio delle ATP Finals, Sinner ha dimostrato ancora una volta che non servono conferenze o slogan per difendere la propria italianità: bastano la calma, il lavoro e la dignità con cui continua a portare il nome dell’Italia in cima al mondo.
