La Penna degli Altri

Vincenzo D’Amico, l”enfant prodige’

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LAZIOCHANNEL.IT – […] Nato a Latina il 5 novembre 1954 […] D’Amico per le sue doti tecniche avrebbe potuto essere un grande campione ma il suo carattere e un po’ di sfortuna non glielo hanno permesso. Debutta in prima squadra nella stagione 1971-72 in serie B in Lazio-Modena 2-1. Poi, grazie a Maestrelli, che ne capisce le doti e lo butta nella mischia, arriva la svolta della sua carriera.
[…] Con Giorgio Chinaglia al centro dell’attacco Vincenzo crea una simbiosi irresistibile. I tifosi biancocelesti si innamorano subito di quel ragazzino dalla testa piena di ricci che serve a Giorgione palloni su palloni. La stampa vede in lui la Lazio del futuro e il paragone più frequente è quello di con Di Stefano.
[…] Per ritrovare D’Amico titolare in squadra bisognerà attendere la stagione 1978-’79, con Lovati in panchina. Al posto di Chinaglia gioca un altro calciatore che farà sognare i tifosi laziali, Bruno Giordano. […] Lo scandalo del calcio scommesse la condanna comunque alla serie cadetta. Per motivi di bilancio D’Amico viene ceduto al Torino ma, l’anno dopo, con Castagner in panchina e la Lazio ancora in B torna a Roma.
[…] Nel 1986 la Lazio rischia il fallimento, D’Amico si infortuna seriamente e abbandona il calcio. Durante la sua carriera in maglia biancoceleste ha vinto nella stagione 1970-71 il Campionato De Martino e nel 1973 il Campionato Under 23 e lo storico primo Scudetto biancoceleste. Ha vestito la maglia della Nazionale B sette volte ma non ha mai indossato la maglia azzurra dei grandi.

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