Vlahovic e la Juve spalle al muro: il Milan detta le condizioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Vlahovic e la Juve spalle al muro: il Milan detta le condizioni - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Per Vlahovic e la Juventus si prospettano settimane di fuoco. Il serbo sta di fatto tenendo sotto scacco la Cortinassa, così il Milan trova terreno fertile per dettare le proprie condizioni.
In casa Juventus, il nome di Dusan Vlahovic non è solo il più ingombrante sul piano tecnico: lo è soprattutto sul piano finanziario e strategico. La situazione che ruota attorno all’attaccante serbo è il perfetto emblema di come un investimento monstre possa trasformarsi in un fardello senza uscita se gestito con ritardo e troppa diplomazia. Con un contratto in scadenza nel giugno 2026, un ingaggio lordo superiore ai 24 milioni annui, e nessuna apertura concreta al rinnovo a cifre più sostenibili, il conto alla rovescia è già iniziato. Damien Comolli, nuovo responsabile dell’area sportiva bianconera, ha ben chiaro che l’estate 2025 rappresenta l’ultima finestra utile per monetizzare dal cartellino dell’ex Fiorentina. L’idea di prolungare alle attuali condizioni è fuori discussione.
Ma anche l’ipotesi di rinnovare al ribasso, magari con una clausola liberatoria o una futura cessione pianificata, sembra al momento lontanissima dalla realtà. L’agente Darko Ristic non ha fatto alcun passo verso una trattativa vera, e il giocatore continua a oscillare tra dichiarazioni d’amore alla Juve e l’apparente totale assenza di piani a lungo termine. La Juventus, da parte sua, non può permettersi un altro anno di immobilismo. Lasciare che Vlahovic vada a scadenza, con uno stipendio da 12 milioni netti, significa buttare al vento decine di milioni tra ammortamento, ingaggio e bonus. E nel frattempo, il valore del giocatore crolla. Il tempo della pazienza è finito.
A rendere il quadro ancora più surreale è la totale assenza di offerte concrete per Vlahovic. In un mercato dove le punte di alto profilo sono rarissime e ricercatissime, il silenzio attorno al serbo fa rumore. Si è parlato di Premier League, si sono sussurrati nomi come Chelsea, Manchester United, Arsenal, ma la realtà è che nessuno ha bussato davvero alla porta della Continassa. E questo nonostante un’età perfetta (25 anni), una buona stagione dal punto di vista realizzativo alle spalle e un curriculum internazionale già importante. Resta solo il Milan, ma le due parti coinvolte devono essere disposte a compromessi importanti. La verità è che l’ingaggio fuori scala e l’atteggiamento del giocatore, spesso giudicato distante, rigido nelle trattative e poco propenso a compromessi, hanno raffreddato qualsiasi pista, tuttavia Allegri non ha ancora mollato la presa.

In un contesto di razionalizzazione generale, Vlahovic appare oggi un profilo ad alto rischio: ingombrante dal punto di vista economico e difficile da gestire sul piano negoziale. Il paradosso è evidente: la Juve non può più permettersi Vlahovic, ma non può neanche venderlo. E allora? O si arriva a una rottura definitiva e lo si lascia andare a prezzo stracciato, anche a costo di una minusvalenza pesante, oppure si dovrà convivere con l’idea di un altro anno da separati in casa, bruciando una delle voci più pesanti del bilancio. Il rischio più grande, oggi, è che questa vicenda finisca male per tutti. Per la Juventus, che rischia di perdere un patrimonio senza ricavarne nulla. Per Vlahovic, che si gioca anni preziosi della carriera in un limbo sportivo. Sembra non esserci altra strada da percorrere se no quella rossonera, alle condizioni dettate da Tare e Allegri…
