La firma salta sul più bello, Sarri appiedato: cosa è successo - Glieroidelcalcio.com (Image Photo Agency)
La firma salta sul più bello, Sarri appiedato: cosa è successo - Glieroidelcalcio.com (Image Photo Agency)
È rimasto fermo un anno, come chi sa di non voler ripartire a ogni costo, ma solo al momento giusto. Maurizio Sarri, dopo la separazione dalla Lazio, ha scelto il silenzio e l’attesa.
Un tecnico dal profilo chiaro, identitario, con un’idea di calcio netta e riconoscibile, da tempo è uno dei nomi sul taccuino della dirigenza del Milan. Non l’unico, certo, ma tra i più intriganti. Anche Massimiliano Allegri, altro ex illustre reduce da una stagione chiusa male con la Juventus, resta in corsa per la panchina rossonera. La riflessione è aperta. Il Milan, uscito con le ossa rotte da una stagione priva di acuti – eccezion fatta per una Supercoppa Italiana che non ha salvato il bilancio complessivo – è pronto a ripartire da zero.
Il ciclo Conceicao, mai realmente esploso, è giunto al capolinea, e ora si attende l’ufficialità di un altro tassello fondamentale: il direttore sportivo. Dopo settimane di contatti e voci, tutto porta verso una figura esperta, abituata alle pressioni del grande calcio: Igli Tare. Il suo ritorno nel calcio italiano, dopo l’esperienza alla Lazio, appare ormai vicino alla definizione e anche se il suo nome divide la piazza, i rossoneri potranno avere una figura di riferimento in chiave calciomercato. Neanche è arrivata l’ufficialità, che il nome di Tare già ha ridefinito le strategie rossonere per il successore dell’attuale tecnico.
Se la firma di Igli Tare con il Milan rappresenta un passo avanti verso la rifondazione tecnica, porta con sé anche una conseguenza inevitabile: l’esclusione quasi automatica di Maurizio Sarri dalla lista dei papabili allenatori. I due, ai tempi della Lazio, hanno convissuto tra frizioni e incomprensioni. Divergenze di visione, gestione del mercato e rapporti non ricucibili: un quadro noto agli addetti ai lavori e che oggi si ripropone in via potenziale a Milano.

Il Milan, pur stimando Sarri, sembra orientato a evitare sovrapposizioni difficili da gestire, preferendo dunque un profilo tecnico compatibile con quello del futuro ds. L’arrivo di Tare, che porterebbe con sé un modello gestionale già sperimentato, impone di fatto una scelta coerente anche a livello di guida tecnica. È per questo che il nome di Sarri rischia seriamente di scivolare fuori dai radar rossoneri. La società, che ha già valutato alternative come Allegri, Conte e Italiano, dovrà ora stringere il cerchio, ma con un vincolo in più: quello di evitare attriti nella futura catena di comando. E in questa prospettiva, Tare e Sarri restano due rette parallele: destinate a non incontrarsi, nemmeno in rossonero.
