Bomba Sinner, spunta il vero motivo dell'addio: terremoto a Wimbledon - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Bomba Sinner, spunta il vero motivo dell'addio: terremoto a Wimbledon - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Jannik Sinner ha cominciato Wimbledon con un obiettivo chiaro: lasciarsi alle spalle la delusione del Roland Garros e competere per il suo quarto titolo Slam.
Nonostante l’agenda piena di allenamenti con i migliori preparatori, non sono mancate le polemiche. A pochi giorni dal via del terzo major dell’anno, lo squadrone attorno a Sinner ha visto di nuovo un valzer di volti nuovi: via Marco Panichi e Ulises Badio, arrivati meno di dodici mesi fa, ora fuori dal progetto. E l’azzurro, pur senza drammatizzare, ha deciso di spostare il mirino esclusivamente sul campo, senza lasciare spazio a distrazioni.
Il timing della separazione non è quello ideale, ma Jannik non vuole che questi cambiamenti minino la sua preparazione sull’erba; al contrario, li considera parte di un percorso inevitabile per trovare il giusto assetto. Anche la sconfitta ad Halle – poi riscattata dal titolo conquistato da Bublik – viene trattata da Sinner con filosofia: è acqua passata, un errore da metabolizzare senza fossilizzarsi. Ora il biglietto d’ingresso sull’erba di All England Club è fissare la mente solo sul campo, allenarsi con continuità e ritrovare fiducia in se stesso e nel suo gruppo di lavoro.
In conferenza stampa, Sinner ha voluto tagliare corto sulle voci di dissidi con Panichi e Badio, ribadendo che non ci sono motivi ‘eclatanti’ dietro la rottura. Non c’è una ragione specifica per cui sono stati fatti questi cambiamenti. Non è successo nulla di eclatante – ha dichiarato, spiegando poi che a volte bisogna semplicemente prendere una strada leggermente diversa. Il Roland Garros è stato un punto di arrivo straordinario, ma sulle note di quell’esperienza si monta un nuovo viaggio, ora su erba. Sinner ha ammesso che il tempo dal Roland Garros per staccare la spina è stato scarso. Tuttavia, l’occasione di rimettersi in gioco subito a Wimbledon gli offre l’occasione perfetta per non restare imprigionato nei rimpianti. Ora voglio giocare qui il mio tennis migliore possibile – ha confessato, riferendosi soprattutto alla qualità mentale di scacciare le distrazioni e concentrarsi al massimo.

Emblematica è stata la sua dichiarazione sugli uomini a lui vicini: “Cerco persone che si adattino anche a tutti gli altri che sono nel team, che possano funzionare nel gruppo. Cerco persone oneste, di cui fidarsi.” Non è una semplice frase, perché rivela una chiara esigenza di sintonia all’interno del team, che può fare la differenza in un torneo così intenso. A Wimbledon, Jannik non vuole solo un cambio di superficie, ma anche e soprattutto una squadra di supporto perfettamente allineata e affidabile, capace di sostenere al meglio il suo slancio agonistico.
