Sinner, spettro ritiro: spunta la clamorosa decisione - Glieroidelcalcio.com (Instagram Jannik Sinner)
Sinner, spettro ritiro: spunta la clamorosa decisione - Glieroidelcalcio.com (Instagram Jannik Sinner)
L’ultim’ora sul ritiro ha lasciato senza parole tutti i fan di Jannik Sinner: la decisione è davvero clamorosa, nessuno se l’aspettava.
Jannik Sinner si è sbarazzato agevolmente anche di Aleksandar Vukic ed è così approdato al terzo turno del torneo di Wimbledon. Il numero 1 al mondo non ha avuto alcun problema contro l’australiano, sconfitto 6-1 6-1 6-3 da un Sinner apparso in ottima condizione sia fisica che mentale. Ora il campione italiano è atteso dal match contro Pedro Martinez, numero 52 del ranking ATP: un avversario da non sottovalutare, tenendo conto anche dell’uscita in massa di molti big in questi primi due turni dei Championships.
La sorpresa è sempre dietro l’angolo e lo sa bene anche Jannik, che cerca di mantenere molto alta la concentrazione anche contro giocatori di caratura inferiore. Come noto Sinner è arrivato a Wimbledon senza il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio: il 23enne di San Candido ha scelto di separarsi dai due professionisti per tentare strade nuove, senza chiarire nel dettaglio i motivi che lo hanno spinto a questa scelta.
Proprio in queste ore è cominciata a circolare una voce che riguarda un altro membro dello staff. L’indiscrezione sul ritiro sta facendo molto rumore: fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe immaginato una decisione così clamorosa, ma ora l’ipotesi sta prendendo sempre più piede.
Stiamo parlando di Darren Cahill e della sua scelta di ritirarsi a fine stagione: il coach australiano sta subendo da tempo un pressing da parte di Sinner e Vagnozzi (l’altro coach di Jannik) per rimanere anche oltre il 2025 e pare che questi tentativi stiano dando dei frutti. Proprio Vagnozzi ha rivelato alla Gazzetta dello Sport che sia lui che Sinner fanno a Cahill delle ‘battutine’ quotidiane: “Vedremo più avanti se funzionerà“, ha aggiunto l’allenatore italiano.

L’impressione è che proprio l’allontanamento di Panichi e Badio possa convincere Cahill a non squilibrare ulteriormente lo staff: una sua permanenza non farebbe altro che garantire serenità al team di Jannik. Ma per quanto tempo? Questo aspetto non è chiaro: Cahill potrebbe anche accettare di fare solo da ‘supervisore’ della parte organizzativa, garantendo una sorta di passaggio di consegne.
Di sicuro tutti i fan di Jannik Sinner sanno l’importanza che ha avuto il coach australiano nella crescita del fenomeno altoatesino. La speranza è che in qualche modo il 59enne di Adelaide possa restare al fianco del numero 1 al mondo, anche solo per un altro anno.
