Diogo Jota, non basta il dolore: la richiesta toglie il fiato

Diogo Jota, non basta il dolore: la richiesta toglie il fiato - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Un’esplosione, una curva fatale, e poi il buio. Nella notte tra il 2 e il 3 luglio, il calcio europeo ha perso uno dei suoi talenti più brillanti: Diogo Jota, 28 anni, attaccante del Liverpool e simbolo indiscusso della nazionale portoghese.
Con lui, in quell’ultimo viaggio senza ritorno, anche il fratello minore André Silva, anch’egli calciatore. A bordo della loro Lamborghini Huracan, stavano rientrando verso il porto per raggiungere l’Inghilterra, quando uno pneumatico è esploso all’improvviso. Il bolide ha perso aderenza, è uscito di strada e ha preso fuoco. Quando i soccorsi sono arrivati, non c’era più nulla da fare: il fuoco aveva già inghiottito tutto.
In pochi istanti, il mondo ha perso due figli, due fratelli, due sportivi. Diogo Jota, che solo due settimane fa si era sposato con Rute Cardoso, lascia una moglie e tre figli piccoli. Un dolore che strazia, che non ha parole, che abbatte ogni corazza. E poi c’è lei, la madre dei due ragazzi, costretta a guardare la realtà più crudele: perdere in una sola notte entrambi i figli. Impossibile da comprendere, straziante anche solo da immaginare. Il mondo dello sport si è fermato. E non solo quello. Perché certe tragedie, in un attimo, ci riportano a ciò che conta davvero. Non i trofei, non i gol, ma l’amore. I legami. Le persone. Proprio per questo la tifoseria del Liverpool ha avanzato una richiesta alla dirigenza.
Diogo Jota, la voce del popolo: “Ritirate la maglia numero 20”
Ad Anfield, tra fiori, candele e sciarpe rosse, i tifosi hanno già scelto come rendere eterno il nome di Diogo Jota. In migliaia stanno inondando i social, chiedendo al club un gesto verificatosi solo una volta, seppur in senso figurato, nella storia dei Reds: ritirare la maglia numero 20, quella indossata dall’attaccante dal suo arrivo nel 2020. Un numero che per i fan significa molto più di una semplice cifra: è il simbolo del talento, del cuore, dell’umiltà di un ragazzo che in cinque anni ha segnato 65 gol in 182 presenze, diventando uno degli idoli assoluti della Kop. Al momento, il Liverpool ha ritirato solo una maglia nella sua gloriosa storia: la numero 96, in onore delle vittime della strage di Hillsborough.

Ma ora i supporter chiedono che anche il 20 venga messo per sempre da parte, in memoria di un uomo che ha dato tutto per il club, e che se n’è andato troppo presto. “You’ll never walk alone”, cantano a migliaia, ricordando le stesse parole che Jota pronunciò il giorno della sua presentazione, nel settembre 2020. La società non ha ancora preso una posizione ufficiale sul ritiro della maglia, ma ha dichiarato che renderà omaggio a Diogo Jota “in maniera significativa e duratura”. C’è chi legge in queste parole la promessa di un ritiro ufficiale, chi si accontenterebbe di una statua o di un tributo permanente. Ma una cosa è certa: per Liverpool, il numero 20 non sarà mai più un numero qualsiasi. Sarà il numero di Diogo Jota. Per sempre.