Conte dipserato è piena emergenza (Foto IG @antonioconte - glieroidelcalcio.com)
Conte dipserato è piena emergenza (Foto IG @antonioconte - glieroidelcalcio.com)
Il Napoli campione d’Italia si ritrova già a fare i conti con una vera emergenza che rischia di compromettere l’inizio della stagione.
Antonio Conte lo sapeva bene, il suo nuovo progetto in azzurro non sarebbe stato una passeggiata, ma forse nemmeno il tecnico salentino immaginava uno scenario tanto complicato già a settembre. Il Napoli, con lo scudetto ancora cucito sul petto, è chiamato a difendere il titolo e a confermarsi come squadra da battere in Serie A.
Però la realtà del campo, senza ombra di dubbio, sta raccontando un copione molto diverso. La squadra fatica a trovare continuità e gli infortuni stanno diventando una vera e propria zavorra. Per capire la portata della situazione basta guardare al reparto difensivo.
Non bastava infatti l’assenza di Buongiorno, arrivato in estate con l’etichetta del rinforzo principale per la retroguardia e già fermato da un infortunio serio. Conte aveva già dovuto ripensare schemi e soluzioni alternative, ma adesso la batosta è ancora più dura: anche Amir Rrahmani si è fermato. Il centrale kosovaro, perno difensivo della passata stagione, ha riportato un problema fisico che lo terrà lontano dal campo almeno fino alla sosta di metà ottobre. Una mazzata, perché parliamo di due titolari su cui il tecnico aveva costruito gran parte della sua idea di solidità.

In pratica Conte si ritrova con una difesa da reinventare completamente, senza i due uomini più affidabili al centro. È un’emergenza totale, non solo sul piano numerico ma soprattutto a livello di certezze. Il Napoli, che già deve fare i conti con il peso di un titolo da difendere, rischia di pagare carissimo questa serie di stop. Perché se è vero che l’attacco azzurro resta uno dei più forti del campionato, la fragilità dietro può diventare un problema enorme nelle sfide più delicate.
Il tecnico, come sempre nel suo stile, non si nasconde. È preoccupato e lo si vede, quasi disperato nel dover trovare soluzioni in corsa mentre la stagione non aspetta. L’idea di puntare su Juan Jesus o di adattare qualche altro elemento della rosa è più una toppa che una vera soluzione, e non è detto che regga a lungo. D’altronde il calendario non fa sconti e il Napoli avrà davanti settimane di fuoco, tra campionato e coppe, senza margini di errore.
Insomma, la sensazione è che Conte sia costretto già a ottobre a mettere in campo tutta la sua esperienza e la sua capacità di motivare il gruppo. Perché il Napoli resta, almeno sulla carta, la squadra da battere, ma la realtà dice che difendere lo scudetto con una difesa decimata sarà un’impresa durissima. E l’emergenza, inutile girarci attorno, è solo all’inizio.
