Sinner ancora out (www.glieroidelcalcio.com - X SpazioTennis)
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Jannik Sinner, in un modo o nell’altro, finisce sempre al centro dell’attenzione: le cose sono andate così pure stavolta.
Jannik Sinner ha terminato la sua corsa. Dopo aver vinto a Pechino, non ha portato avanti il torneo Masters 1000 di Shanghai. Una decisione, questa, legata a un malessere occorso durante l’ultima partita, in cui si è ritirato. Adesso l’interesse principale per l’altoatesino è di riprendersi, al di là della classifica ATP e dei trofei a cui può legittimamente ambire.
Rimane il dispiacere di una partita che sarebbe potuta andare decisamente in maniera diversa. Detto questo, comunque, il commentatore televisivo Paolo bertolucci ha deciso di esprimere la propria opinione in merito a quella che è la situazione riguardante proprio Sinner.
Dopo tante aspettative, lo stop che ha dovuto prendere il numero due al mondo ha chiaramente fatto discutere non poco appassionati e addetti ai lavori: cerchiamo di capire cosa ne pensa Bertolucci a riguardo.
Sinner si ferma, e Paolo Bertolucci dice la sua opinione. Il commentatore televisivo ha voluto dire la sua in riferimento a quanto accaduto a Shanghai, e lo ha fatto ai microfoni di Repubblica. Ha considerato il fatto che Sinner non riusciva neanche a camminare, qualcosa di davvero doloroso a suo dire, dato che il dolore è talmente acuto da bloccarti tutto il corpo e arrivare al cervello.

Poi ha aggiunto: “Commentando la sua partita ho capito subito che si sarebbe ritirato. Quando non ti siedi al cambio cambo, vuole dire che il corpo ti sta mollando. I giocatori sono ingordi. Giocano e non si fermano. Il tennis oggi è brutale, perché c’è meno tecnica, meno tattica e più fisico. In più, gli organizzatori spingono per avere i migliori, perché senza di loro non ci sono né sponsor e né pubblico”. Stando alle parole di bertolucci, avvenimenti del genere accadono principalmente perché si gioca davvero tanto, senza la minima sosta. In ogni caso, sposa completamente la scelta di Sinner di continuare a giocare.
Anche perché è stato fermo tre mesi, deve ritrovare ritmo e fiducia, senza contare che Carlos Alcaraz si è fermato solo per un problema alla caviglia. Non è mancata neanche una critica generale nei confronti dei tennisti che hanno criticato le condizioni di gioco che sono stati chiamati a sostenere in quel di Shanghai. Secondo Paolo Bertolucci, se non vogliono giocare basterebbe semplice fermarsi e dirlo ai vari organizzatori. Nonostante il malumore in tal senso, però, i giocatori si iscrivono anche a delle semplici esibizioni, e solo dopo aver incassato il compenso si lamentano. Secondo il commentatore, potrebbero anche cambiare atteggiamento e far notare effettivamente che ciò non gli va più bene.
