Esonero ufficiale, c'è il comunicato del Club - glieroidelcalcio.com
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Nelle ultime ore è arrivato un esonero ufficiale che chiude un’altra pagina importante per un allenatore italiano.
La sconfitta è stata troppo pesante e le aspettative fin qui disilluse, la società ha deciso per l’esonero immediato. Il calcio può sembrare spietato è vero ma bisogna considerare che uno o due passi falsi possono compromettere una stagione.
Le società devono fare i conti con la realtà, spesso bisogna agire in fretta prima che la situazione degeneri. Per un allenatore nel calcio non c’è riconoscimento che tenga, ogni stagione è a sé e quando i rusltati non arrivano e i campanelli d’allarme suonano bisogna agire in fretta.
In Romania, come altrove, il calcio non dorme mai e, come spesso accade, le decisioni più pesanti arrivano all’improvviso. Dopo una sconfitta pesante che ha lasciato strascichi profondi, la panchina è ufficialmente saltata. Un addio che era nell’aria, certo, ma che colpisce comunque per il suo peso simbolico e per la storia che lega l’allenatore in questione al club. Stiamo parlando di Andrea Mandorlini, tecnico di lunga esperienza e volto noto del calcio italiano, che si separa ufficialmente dal CFR 1907 Cluj, una delle società più titolate di Romania.
Il comunicato diffuso dal club non lascia spazio a interpretazioni. “Nel prossimo periodo, i nostri allenatori in seconda, Laurentiu Rus e Ovidiu Hoban, saranno responsabili degli allenamenti della squadra. Ringraziamo il signor Mandorlini per il suo lavoro al CFR Cluj durante i suoi tre mandati come allenatore della nostra squadra e gli auguriamo un successo continuo”. Parole formali, certo, ma che sanciscono la fine di un rapporto ricco di storia e di emozioni.

Mandorlini non è stato un allenatore qualsiasi per i tifosi del Cluj. La sua prima esperienza, nella stagione 2009/2010, resta indelebile nella memoria dei sostenitori romeni. In quell’anno riuscì in un’impresa straordinaria: vincere campionato, coppa e supercoppa nazionale, portando il club ai vertici del calcio romeno e guadagnandosi il rispetto di un intero Paese. Un trionfo che aveva consacrato il tecnico ravennate anche fuori dai confini italiani, aprendo la strada a una carriera internazionale di tutto rispetto.
Tornato sulla panchina del Cluj nel 2023, Mandorlini era stato accolto come un eroe di ritorno, con la speranza di rivivere i fasti del passato. Però, questa volta, le cose non sono andate come tutti si aspettavano. La squadra ha faticato a trovare continuità di rendimento, alternando buone prestazioni a cadute inattese, fino a ritrovarsi in una posizione di classifica complicata. Undicesimo posto, pochi punti raccolti e un ambiente sempre più nervoso: la sconfitta dell’ultimo turno ha fatto traboccare il vaso, spingendo la dirigenza a intervenire in modo drastico.
L’esonero di Mandorlini arriva dunque come una decisione inevitabile, figlia dei risultati ma anche di un contesto difficile. In un campionato sempre più competitivo, il Cluj non poteva permettersi di perdere terreno, soprattutto per un club che, negli ultimi anni, ha abituato i propri tifosi a lottare per il titolo.
Per l’allenatore italiano si chiude così la sua terza avventura sulla panchina del club romeno, un legame che ha vissuto momenti di gloria ma anche di amarezza. Mandorlini lascia una squadra in crisi, ma anche un’eredità importante fatta di esperienza, professionalità e un passato che resterà scritto nella storia del CFR Cluj. Insomma, il calcio non aspetta nessuno, e questa volta non ha fatto eccezione nemmeno per un tecnico che, senza ombra di dubbio, ha lasciato un segno profondo ovunque sia passato.
