Via Tudor, la decisione sembra già essere stata presa (Foto IG @spazioj - glieroidelcalcio.com)
Via Tudor, la decisione sembra già essere stata presa (Foto IG @spazioj - glieroidelcalcio.com)
Alla Juventus è già tempo di scelte pesanti: l’esonero di Igor Tudor sarebbe stato deciso, c’è perfino la data per il suo addio.
Dopo un avvio di stagione che aveva fatto ben sperare, la Juventus di Igor Tudor sembra aver perso la bussola. Il tecnico croato, arrivato con l’obiettivo di riportare grinta e compattezza, aveva inizialmente convinto con un calcio dinamico e aggressivo, ma col passare delle settimane la squadra si è inceppata.
Le prestazioni altalenanti, una serie di pareggi che hanno frenato la corsa e, soprattutto, la pesante sconfitta contro il Como hanno fatto scattare più di un campanello d’allarme. I tifosi, che all’inizio avevano accolto con entusiasmo il ritorno di Tudor a Torino, ora appaiono stanchi e delusi.
La Juve, infatti, non riesce a trovare continuità né identità. A tratti mostra qualità e intensità, ma poi si spegne, quasi come se mancasse quella cattiveria agonistica che da sempre è nel DNA del club. E mentre la squadra fatica a ritrovare la strada, nelle stanze dirigenziali la pazienza sembra essere arrivata al limite.
Da giorni, infatti, si rincorrono voci su un possibile cambio in panchina. La società, pur mantenendo un profilo ufficialmente prudente, avrebbe già messo sul tavolo alcune ipotesi per il dopo Tudor. Eppure, almeno per ora, la linea è quella della prudenza. Giorgio Chiellini, oggi uomo chiave dell’area tecnica bianconera, ha provato a gettare acqua sul fuoco confermando pubblicamente la fiducia al tecnico croato: “Tudor resta l’allenatore della Juventus e ha il nostro pieno sostegno”, ha dichiarato in conferenza stampa.

Parole che, però, sembrano nascondere un sottotesto ben preciso. Perché, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, la fiducia non sarebbe incondizionata. Anzi, tutto dipenderebbe dalla prossima partita, quella contro la Lazio all’Olimpico. Una sfida che potrebbe diventare decisiva per il futuro del tecnico. In caso di mancata vittoria, l’esonero di Tudor sarebbe praticamente già scritto.
La data cerchiata in rosso, dunque, è proprio quella della trasferta romana. Se la Juventus dovesse uscire senza i tre punti, la società sarebbe pronta a voltare pagina. Del resto, l’obiettivo dichiarato è quello di tornare subito competitivi per lo scudetto, e un andamento incostante rischia di compromettere la stagione già prima della sosta invernale.
I nomi per la successione non mancano. Luciano Spalletti resta il sogno proibito, ma la sua situazione contrattuale con la Nazionale rende l’ipotesi quasi impossibile nel breve periodo. Più concreti invece i profili di Roberto Mancini, attualmente libero dopo l’esperienza in Arabia, e di Raffaele Palladino, tecnico emergente che piace per la sua mentalità moderna e per la capacità di dare identità di gioco alle sue squadre.
Insomma, alla Continassa l’aria è tesa. Tudor sa bene che contro la Lazio non potrà sbagliare: serviranno i tre punti, ma anche una prestazione convincente. Perché la Juventus, quella vera, quella che il popolo bianconero si aspetta, non può accontentarsi. E se le cose non dovessero cambiare, la società sembra aver già deciso: dopo Roma, la panchina di Igor Tudor potrebbe essere solo un ricordo.
