Inter e Milan sono d'accordo - www.GliEroiDelCalcio.it
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Per questa volta le due squadre di Milano si trovano d’accordo. Basta alla “beneficenza” verso una categoria di lavoratori italiani…
Quella tra i team di Inter e Milan è una delle rivalità più sentite non soltanto in Italia ma nel mondo. Se non è raro che le tifoserie di due squadre di una stessa città non si stiano molto simpatiche a vicenda, non molti team nati nella stessa località vantano un palmares che comprende campionati, Champions League e coppe di ogni genere, cosa che rende ogni sfida, in Italia o Europa, una lotta incredibile per un premio importantissimo.
I due team sono entrati più volte in contrasto e il Derby della Madonnina è sempre molto sentito, come lo sarà quest’anno in cui i due squadroni si incontreranno il 2 febbraio. Su alcune cose però può capitare che la dirigenza delle due squadre sia effettivamente d’accordo. Chissà, forse questa iniziativa potrebbe anche essere accolta con favore dalle opposte tifoserie.
Inter e Milan condividono ancora lo stesso stadio, lo storico tempo di San Siro anche noto come stadio Giuseppe Meazza in onore del bomber attivo negli anni 30, forse la vera epoca d’oro della Nazionale che vinse due mondiali di fila nel 1934 e nel 1938 con il suo importantissimo contributo. In questo stadio presto una categoria di persone che potevano entrare senza pagare dovranno sborsare i soldi di tasca loro.
Se prima la gestione dello stadio era affidata a società esterne, a partire dal 30 settembre che è la data in cui il Consiglio Comunale di Milano ha approvato la mozione lo stadio San Siro è formalmente affidato a entrambi i club. Una decisione che ha scatenato un vero terremoto in politica e che lo stesso sindaco Beppe Sala non sembra aver approvato davvero.

Senza soffermarci troppo su come la politica italiana abbia reagito a questa decisione, possiamo subito individuare una conseguenza immediata sulla vita di tutti i giorni dei politici stessi. Infatti, fin dagli anni 2000 la concessione dello stadio a società esterne a quelle che giocano le partite ogni domenica permetteva ai politici di Palazzo Marino di richiedere fino a 2 biglietti omaggio per entrare a San Siro durante partite ufficiali.
Se la gestione cambia però, questo privilegio non è più garantito. Ecco quindi che sulla carta e se non ci saranno interventi delle società Milan e Inter in merito i politici dovranno pagare e fare la fila come tutti per assistere alle partite delle due squadre. Sia RedBird che Oaktree sembrano allineate sull’abolizione di questa possibilità. In pratica, i privati stanno riuscendo dove il pubblico non era arrivato: nel 2017, i Cinque Stelle avevano provato ad abolire il privilegio, senza però riuscirci.
