L'assenza di De Bruyne zittisce i sapientoni (Screen Dazn) - Glieroidelcalcio.com
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Si è tanto discusso sul rendimento del Napoli, ma i ‘sapientoni’ sono smentiti dai fatti: il grave problema è quando non c’è
La fantasia dei napoletani, si sa, è di quelle che possono stabilire dei trend pazzeschi. Dei modi di dire che restano eterni.
La categoria dei sapientoni
Non la città, ma una popolazione sparsa per il mondo evoca, inventa, plasma nomignoli e soprannomi che fanno parte ormai dell’immaginario collettivo. Una delle categorie inventate dal popolo partenopeo e quella dei cosiddetti sapientoni.
Nel calcio, il sapientone è colui il quale, probabilmente senza aver mai visto più di due partite a settimana, spara delle sentenze inequivocabili sul rendimento di un calciatore o di un allenatore o anche di una squadra intera. Ebbene, i sapientoni calcistici in salsa per partenopea sono stati quelli che hanno da subito sentenziato su Kevin De Bruyne. “Un problema per il Napoli” e poi: “Conte non lo può togliere per il nome che porta”. L’ultima perla (che ti scrive lascia volutamente con un’inflessione partenopea) “Assafà, si è fatto male. Mo può tornare il vero Napoli”.
Il tema vero resta dove si ascoltano certe cose. Fin quando restano confinate sulle bacheche Facebook di qualche datato tifoso, passi. Anzi, non fa neppure danni: al massimo, qualche discussione condita da qualche errore ortografico e qualche simpatica promessa di riprendere la discussione dinanzi ad un ottimo caffè.

I danni dei “salotti”
Ma quando diventano trend anche tra presunti opinionisti, tema di discussione in trasmissioni radiotelevisive e vulgata popolare, allora qualcosa non va. Perché tutto si amplifica, diventa quasi impossibile da accettare. Kevin De Bruyne per il Napoli non è un semplice valore aggiunto. È un enorme valore aggiunto. Un goal in due partite tra Lecce e Como, un indice di pericolosità che è scemato in modo vertiginoso. Vedere ieri Rasmus Hojlund mai innescato in modo da poter sfruttare la sua progressione potente ha fatto male a tutti coloro uguali amano questo sport.
La sostanza non è forma
Si è letto da troppe parti: se De Bruyne era ancora De Bruyne mica il City lo lasciava andare. Cavolata sesquipedale. Ovviamente, ci sono delle differenze rispetto al calciatori di 6-7 anni fa. Ma, stiamo parlando di uno che sposta gli equilibri: come dimostrato dalla sua assenza. La sostanza è semplice: ancora una volta, i sapientoni hanno preso una cantonata. L’hanno sparata grossissima. Ma fidatevi, non faranno marcia indietro.
