Adani ci ricasca su Pio Esposito: sono quasi tutti d'accordo con lui - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Adani ci ricasca su Pio Esposito: sono quasi tutti d'accordo con lui - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Pio Esposito è probabilmente uno dei nomi più chiacchierati della Serie A. Adani ci è ricascato, ma stavolta tutti sono d’accordo con lui.
Il percorso di Francesco Pio Esposito non è più una semplice parentesi positiva all’interno di un progetto tecnico ambizioso: è un vero tassello strategico che, settimana dopo settimana, sta ridefinendo gerarchie e prospettive sia all’Inter sia nella Nazionale italiana. A soli vent’anni, l’attaccante sta vivendo un’evoluzione che non è passata inosservata agli occhi dei tecnici, dei tifosi e degli osservatori neutrali. Le sue presenze con la maglia azzurra, gestite con cautela ma con crescente fiducia da parte del CT Gattuso, hanno confermato la capacità del ragazzo di incidere nei momenti chiave, mostrando personalità e una maturità tattica che non appartiene solo ai numeri sulla carta d’identità. All’Inter, Cristian Chivu ha scelto una linea chiara: niente pressioni eccessive, niente etichette pesanti, ma la consapevolezza che Esposito rappresenta una risorsa da coltivare con pazienza. Con due attaccanti strutturati come Lautaro Martinez e Marcus Thuram, lo spazio non è semplice da trovare, ma la stagione dei nerazzurri è un percorso a ostacoli fatto di campionato, Champions League e Coppa Italia.
È inevitabile che l’occasione arrivi, e quando arriva Pio Esposito la sfrutta con un’attitudine che profuma di vecchia scuola: sacrificio, continuità mentale, letture pulite. Non è un caso che, dalle prime convocazioni in Nazionale ai minuti conquistati progressivamente a San Siro, si sia creato attorno a lui un interesse crescente. In un calcio che brucia i giovani e li celebra con eccessiva fretta, Esposito sta scegliendo una via diversa: una crescita metodica, senza clamore, basata sul lavoro quotidiano. E proprio per questo, tra i principali osservatori che lo stanno seguendo con attenzione, c’è un ex nerazzurro che non ha mai nascosto la sua sensibilità tecnica e il suo occhio clinico per i talenti emergenti: Daniele Adani.
Tra le voci più autorevoli che hanno scelto di sbilanciarsi su Pio Esposito, quella di Lele Adani è forse la più simbolica e, al tempo stesso, la più lucida. L’ex difensore e oggi opinionista, intervistato da Il Mattino, non si è limitato a elogiare il talento del giovane nerazzurro: lo ha collocato in un contesto più ampio, quello dell’identità stessa della Nazionale italiana. Noi siamo stati fortunati a trovarlo e lui è stato bravo a metterci del suo – ha dichiarato Adani – È diventato pronto in poco tempo e lo definisco il ragazzo dalle cose giuste. Quando apparentemente ci presentiamo con un bel vestito e sembriamo credibili, poi usciamo dalla partita, invece lui è sempre sul pezzo.

Adani non parla solo delle qualità tecniche, ma di una caratteristica che nel calcio moderno vale doppio: la continuità mentale. È proprio questa, secondo lui, la chiave della sorprendente ascesa di Esposito. In un’Italia che spesso fatica a trovare stabilità nei momenti decisivi, il giovane interista diventa una sorta di antidoto emotivo, un riferimento affidabile in mezzo alle oscillazioni di prestazione collettiva. Il quadro che traccia Adani è chiaro: non un predestinato nel senso classico del termine, ma un giocatore che ha capito prima degli altri come stare dentro una partita, come restare fedele all’idea, come non farsi travolgere dall’emotività.
