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Bergamini, il secondo tempo è quello della verità

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AVVENIRE.IT (Massimiliano Castellani) – […] Denis Bergamini, per molto tempo, è stato considerato Il calciatore suicidato (titolo omonimo del libroinchiesta scritto dall’ex centravanti di lungo corso – anni ’70 – Carlo Petrini), mentre oggi invece abbiamo la certezza, anche grazie a una tardiva quanto inconfutabile autopsia, che il centrocampista del Cosenza venne ucciso, per soffocamento e successivamente adagiato sull’asfalto e sormontato parzialmente da un camion. L’autopsia venne disposta il 10 luglio 2017 dalla Procura di Castrovillari su espressa richiesta dell’avvocato Fabio Anselmo (legale difensore della famiglia Bergamini e anche della famiglia di Federico Aldrovandi e di Stefano Cucchi) […] nell’attuale inchiesta del magistrato Eugenio Facciolla a capo della Procura di Castrovillari, ad oggi sono tre gli indagati: due per concorso in omicidio, Raffaele Pisano e Isabella Internò, e il poliziotto Luciano Conte (marito della Internò) accusato di favoreggiamento. Bergamini venne assassinato, alla vigilia di quella sfida sentitissima con il Messina – campionato di Serie B 1988-1989 – sabato 18 novembre 1989. Una fine misteriosa che – “vergognosamente” – va avanti da trent’anni a questa parte. […] «Ma almeno la memoria di Denis è salva, e questo solo grazie alla lotta tenace portata avanti dalla nostra famiglia, da alcuni media, in particolare da Federica Sciarelli e la sua trasmissione Chi l’ha visto? (Rai 3) e dai tanti tifosi che non hanno mai smesso di sostenerci e con il nostro stesso amore continuano a tenere in “vita” Denis – dice Donata Bergamini –. Purtroppo ci sono state anche tante manomissioni, verità taciute e insabbiate, a cominciare dall’archiviazione nel 1992[…] Il 18 novembre dell’89, Bergamini ricevette una strana telefonata (nella prima inchiesta non venne controllato sui tabulati il numero da cui partì la chiamata) e mentre era in ritiro – al cinema con la squadra abbandonò (o meglio venne costretto) inspiegabilmente per salire sulla sua Maserati, assieme alla ex fidanzata, Isabella Internò.

Viaggiavano sulla Statale Jonica 106, quando all’improvviso Denis si sarebbe gettato sotto un camion carico di frutta che transitava in località Roseto Capo Spulico. Questa è la versione dell’unica testimone diretta, Isabella Internò.

[…] oggi sappiamo che il luogo in cui venne ritrovato il suo corpo senza vita, «che finalmente “parla”», sottolinea Donata, è il luogo del delitto e non il tuffo volontario e finale di un suicida. Neppure un osso rotto sul corpo di quel ragazzo finito sotto un camion che trasportava 138 quintali di mandarini e stando ai rilievi dell’89 era stato trascinato sull’asfalto reso bagnato dalla pioggia per circa 60 metri.

[…] dopo quello strano e assurdo incidente, sparì tutto, tranne le scarpe che indossava il giorno in cui morì. I due magazzinieri e factotum del Cosenza, Mimmolino Corrente e Alfredo Rende, si impegnarono a recapitarle alla famiglia Bergamini. «Alfredo telefonò a mio padre e gli disse che sarebbero passati da casa nostra a Boccaleone finito il campionato perché volevano parlarci…». Mimmolino e Alfredo sono morti in seguito a un altro misterioso incidente d’auto avvenuto sempre lì, lungo la Statale Jonica 106, il 4 giugno 1990. Fu un incidente? Oppure qualcuno, legato all’omicidio di Denis, non glie lo permise e gli chiuse la bocca, per sempre? Altre ombre, nessun testimone allora, nessuno ha visto e sentito nulla. Solito giallo all’italiana […]

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