Calcio in lutto, addio a un grandissimo: ha fatto la storia della Nazionale (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Calcio in lutto, addio a un grandissimo: ha fatto la storia della Nazionale (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
L’Italia piange la scomparsa di una storia figura del calcio nostrano: un uomo che ha fatto la storia con la Nazionale azzurra
Il mondo del calcio si è fermato davanti a un gravissimo lutto che ha fatto commuovere tutto l’ambiente sportivo italiano. Nelle ultime ore è infatti scomparsa una figura che ha segnato la storia del nostro calcio: una morte improvvisa che ha lasciato attoniti tifosi, addetti ai lavori e tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno sempre apprezzato il suo lavoro. Con lui se ne va un pezzo importante della storia della Nazionale.
È morto all’età di 89 anni Giancarlo Saliceti, storico fotoreporter del Guerin Sportivo e di molte altre testate. È noto soprattutto per aver vinto il primo premio AIPS (Association internazionale de la presse sportive) grazie allo scatto diventato leggendario che ritrae Claudio Gentile ai Mondiali del 1982, mentre urla nel “mucchio” dei compagni al termine della finale tra Italia e Germania.

Una fotografia simbolo, che fece la storia della Nazionale italiana e che ancora oggi è ricordata come una delle immagini più iconiche del calcio azzurro. Lo scatto, per il quale Saliceti, soprannominato “Sabe”, viene ancora celebrato, è oggi conservato nel Museo del Calcio di Coverciano ed è visibile anche all’ingresso della sede AST. Un’immagine che rappresenta, più di molte parole, la vittoria del Mondiale.
Con la sua scomparsa se ne va un pezzo di memoria del calcio italiano. Alla sua figura è stato dedicato un lungo cordoglio da parte dell’Associazione Stampa Toscana e dell’Ussi Toscana, che “si stringono alla famiglia Saliceti, in particolare al figlio Gianni, nostro collega e continuatore dell’impegno paterno con quella macchina fotografica che, per oltre mezzo secolo, ha accompagnato Giancarlo ovunque, negli stadi e nei palazzi dello sport, dove c’era da immortalare l’impresa sportiva”.
Prosegue la nota: “cominciò a Coverciano negli anni Settanta: c’erano Artemio Franchi, Fino Fini, Ferruccio Valcareggi. Ha continuato per decenni, sempre attento a cogliere l’attimo fuggente, ossia il gesto atletico che rimane impresso nella memoria, spesso più dei replay e dei fermo-immagine. Giancarlo Saliceti resterà nella nostra memoria, ma l’avremo sempre anche davanti agli occhi ogni volta che, entrando in Ast, alzeremo gli occhi su quella foto che ritrae Gentile e gli azzurri nel momento del trionfo ai mondiali di Spagna. Una foto che, nel suo genere, rappresenta il fotoreporter Sabe e la sua opera d’arte”.
