Con Maignan è finita, il Milan volta pagina: ecco il nuovo portiere - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Con Maignan è finita, il Milan volta pagina: ecco il nuovo portiere - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Mentre il Milan prosegue la sua corsa scudetto, Mike Maignan è sempre più vicino alla soglia d’uscita. Tare ha già individuato il sostituto .
A Milano lo sanno tutti, anche se nessuno vuole dirlo ad alta voce: Mike Maignan sta lentamente scivolando verso un futuro lontano da San Siro. Il portiere francese è diventato negli ultimi anni ben più di un numero uno, ma un leader silenzioso, un simbolo della transizione rossonera post-Donnarumma e uno dei pochi in grado di tenere la barca dritta nelle notti tempestose. In questa stagione si è guadagnato applausi, punti e titoli di giornale non per caso ma per merito, spesso decisivo nei momenti critici. Basterebbe tornare al derby di Milano, quando ha stregato Hakan Calhanoglu neutralizzando un rigore che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match. O alla serata di fuoco contro la Lazio, quando ha messo insieme una collezione di interventi da poster.
Tra i pali Maignan non para, cancella. La sua presenza sposta psicologie, modella coraggio, permette alla difesa di allungarsi. È un portiere che decide punti, caratteristica rara, preziosa, quasi da fuoriclasse. Ma è proprio questa grandezza ad aver attirato gli occhi del continente, perché in Premier lo tengono nel mirino da mesi, e tra tutte le corteggiatrici, il Chelsea appare la più insistente, consapevole di essere davanti a un profilo che sposta livelli competitivi. Milano osserva, valuta, e intanto il tempo scorre. La consapevolezza generale è che il rapporto si stia avviando verso una linea sottile, quella in cui le storie calcistiche si biforcano: o rinnovo, o addio. E allo stato attuale, la seconda sembra più probabile.
Il nodo ora è economico, più che tecnico. Maignan chiede 8 milioni a stagione per prolungare, cifra che rispecchia lo status di un top europeo. Il Milan, però, non sembra intenzionato a spingersi oltre i 5 milioni annui, nel rispetto di una politica salariale rigida che ha contraddistinto l’attuale gestione. La distanza è importante, quasi strutturale. Nessuna delle parti ha chiuso la porta, ma lo stallo è evidente e rischia di diventare definitivo. Se non arriverà un avvicinamento, il finale appare scritto: separazione a fine stagione, a parametro zero, altrettanto dolorosa come quella di Donnarumma.

Proprio per questo la dirigenza rossonera si sta già muovendo in anticipo. Il nome cerchiato in rosso da Igli Tare è quello di Andriy Lunin, portiere del Real Madrid, profilo giovane, fisico, già abituato a pressioni e palcoscenici internazionali. Una pista complicata, ma concreta. I Blancos non svendono, ma il Milan valuta, osserva e prepara terreno nel caso Maignan saluti davvero. Le alternative esistono e sono i soliti noti. Piace Elia Caprile, tra i più promettenti italiani nel ruolo, resta monitorato Zion Suzuki, e non si escludono soluzioni last-minute nel panorama europeo. Ma il piano A, senza Maignan, porta a Madrid. Il tempo, però, stringe. Le merengues, forti di un contratto fino al 2030, non svenderanno di certo Lunin e il diavolo dovrebbe tirare fuori una cifra intorno ai 25 milioni per portarlo a Milanello.
