“Football Memorabilia”: il 14 Dicembre all’asta i cimeli dei campioni. Giulio Filippo Bolaffi, A.D. dell’omonima casa d’aste, racconta un nuovo percorso delle vendite all’incanto. - Gli Eroi del Calcio
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“Football Memorabilia”: il 14 Dicembre all’asta i cimeli dei campioni. Giulio Filippo Bolaffi, A.D. dell’omonima casa d’aste, racconta un nuovo percorso delle vendite all’incanto.

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Collezionisti, appassionati di calcio e della sua storia, tifosi o semplici curiosi l’appuntamento è per tutti il prossimo 14 Dicembre: sul sito Astebolaffi.it andrà live l’asta internet dedicata ai cimeli del calcio. Trattasi di un secondo storico appuntamento dopo quello che la famosa e prestigiosa casa d’aste ha organizzato esattamente un anno fa.

Un mondo, quello concernente la memorabilia del gioco più bello del mondo, che vive di nostalgia verso un calcio che non c’è più dove il collezionista, o chi si aggiudica anche solo un “pezzo”, ha la possibilità di “fermare” per sempre il tempo. Una “magia”, quella di fermare il tempo, che consente di vivere e assaporare le gesta dei propri eroi come quando si era bambini.

Quest’appuntamento con Aste Bolaffi apre un nuovo scenario sia per i collezionisti sia per le stesse case d’asta. Un percorso che tentiamo di capire e scoprire con l’Amministratore Delegato, nonché Presidente, della stessa casa organizzatrice dell’asta, Giulio Filippo Bolaffi.

“Il mondo della memorabilia riguardante il calcio è un mondo abbastanza nuovo per l’Italia”, ci dice Bolaffi, “un settore che vive un po’ in disparte, quasi all’oscuro. È un mondo nuovo anche per noi. Lo scorso anno abbiamo organizzato la prima asta sfruttando alcune circostanze contingenti. Alcuni contatti ci hanno consentito nel 2015 di poter battere l’asta della medaglia del Premio Nobel per la Letteratura conseguita da Salvatore Quasimodo nel 1959; ai margini di questa trattativa siamo arrivati anche allo Statuto di fondazione del Milan del 1900. Avevamo poco tempo per organizzare una sessione d’asta dedicata e abbiamo dovuto quindi fare molto in fretta. Grazie alla nostra organizzazione siamo riusciti a predisporre la prima vendita all’incanto del genere in Italia ma con pochi “pezzi” tra cui, oltre al già citato Statuto, anche la maglia di Gigi Riva di quando la squadra sarda vinse il suo storico scudetto, e la maglia di Zoff della stagione 1977/78. L’asta è stata un gran successo, tutti i lotti, una ventina circa, sono stati venduti per un totale di € 140.000: lo Statuto a circa € 93.000, la maglia di “Rombo di Tuono” a € 16.000 circa e la maglia di Zoff a € 6.500”.

Bolaffi è molto cortese nei nostri confronti e non nasconde, giustamente, un certo grado di soddisfazione nel raccontare come si è arrivati a quest’appuntamento: “Dopo aver visto l’esito di quella prima asta, ci abbiamo creduto e puntato in maniera più convinta, buttando davvero il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo attivato i nostri contatti nei giusti canali e siamo arrivati a moltissimi oggetti. Abbiamo in qualche modo svegliato un “can che dormiva”. Ovviamente abbiamo fatto una cernita importante scartando oggetti non degni o di dubbia provenienza, per arrivare all’attuale catalogo”.

Indubbiamente il catalogo proposto è di standing elevatissimo: 83 lotti che contengono una collezione di gagliardetti appartenuti all’arbitro Daniele Tombolini, autografati da calciatori che hanno calcato i campi della serie A negli ultimi vent’anni, e la maglia di Saadi Gheddafi, figlio del dittatore libico, che esordì in Seria A con la maglia del Perugia. Anche dalla collezione di Andrea Agostinelli, ex giocatore della Lazio e non solo, si è attinto per poter proporre la maglia di Maradona a lui donata dal Pibe de Oro in occasione di Napoli – Avellino del 22 dicembre 1985. Inoltre si può competere per entrare in possesso della maglia di Gigi Riva che si riferisce ai “Mondiali” del 1974 e i guanti di Dino Zoff utilizzati durante il Mundial vincente di Spagna ’82. Anche la splendida maglia del Brasile di Pelè indossata nel 1971 e da lui autografata fa parte di questo nobile catalogo. Tante poi le maglie dei campioni che hanno giocato in serie A come Baggio, Rui Costa, Zanetti, Milito, Totti, Inzaghi, Kakà, Buffon, Mancini, Gascoigne, Scifo, Pagliuca e Bergomi, Antognoni, Matthaus, Baresi, Ferrara e Giannini solo per citarne qualcuno.

 

guanti zoff

Guanti appartenuti e utilizzati da Zoff durante il Mondiale del 1982

 

“Questa categoria merceologica” prosegue Bolaffi, “non possiamo definirla ancora un mercato, ma è sicuramente una nicchia da esplorare e studiare in maniera molto convinta e professionale. Preferisco i periodi di “Boom” economico a quelli di crisi ovviamente: c’è buon umore, tranquillità e voglia di acquistare, sia per collezionare sia per investire. C’è maggiore disponibilità economica. Questo è un discorso trasversale che vale per tutte le categorie merceologiche. È altresì vero che nei periodi “bui”, in situazioni d’incertezze geopolitiche o macroeconomiche, un oggetto può diventare un bene rifugio. In generale sono un buon modo di diversificare. Il calcio è una fattispecie con una componente passionale forte, fortissima. Lo definirei anche un fenomeno “locale”, cioè ogni città ha un radicamento forte verso una certa squadra o un giocatore carismatico. Al contempo è un collezionismo molto, molto “ampio”, cioè a differenza di collezioni in cui una volta trovati tutti i “pezzi” si è terminato, il calcio e le sue collezioni si possono declinare in migliaia e migliaia di modi: la mia squadra del cuore, un calciatore in particolare, i biglietti delle partite o gli abbonamenti, i calzini o i pantaloncini, i mondiali, gli europei, le figurine, i gagliardetti o le maglie. Una possibilità enorme che aumenta ogni giorno. Il calcio è un argomento “Nazional popolare” e trasversale, insomma ci sono tutti i presupposti da parte nostra per spingerci in quest’avventura. Anche da parte dei clienti, collezionisti o meno, la possibilità di poter considerare un oggetto di questo tipo un investimento, a patto di essere consci di dover adottare un’ottica di prospettiva. Al momento siamo ancora agli albori.”

pele 1

Pur se nelle vesti di rappresentante della casa d’aste, l’A.D. Bolaffi, come Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery, non dimentica di essere stato un bambino …”…nel 1982 avevo 8 anni e l’Italia vinse il Mondiale. Ho vissuto quei momenti con gli occhi di un bimbo, ricordi indelebili. L’anno dopo la Juventus acquista Platini e Boniek (qui dichiara la sua fede bianconera). Un calcio molto diverso da quello odierno. Credo sia differente se in una rosa ci sono, come c’erano in quegli anni, 11 giocatori più 5 riserve. Ora ci sono rose con oltre 22 calciatori. E questo cambia molto anche a livello passionale”. Si ritorna inevitabilmente a parlare di un calcio più romantico, a un calcio di una volta. La Memorabilia è l’ultima chances di rivivere il passato. Fermiamo il tempo.

maradona 1Le foto sono tratte dal catalogo della Aste Bolaffi

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Classe ’68, appassionato di un calcio che non c’è più. Collezionista e Giornalista, emozionato e passionale. Ideatore de GliEroidelCalcio.com. Un figlio con il quale condivide le proprie passioni. Un buon vino e un sigaro, con la compagn(i)a giusta, per riempirsi il Cuore.

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