“Football, passion & shirts”: le maglie che raccontano la passione dell’Avv. Camaggio - Gli Eroi del Calcio
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“Football, passion & shirts”: le maglie che raccontano la passione dell’Avv. Camaggio

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L’intervista all’Avv. Renato Camaggio

Ha iniziato a collezionare in tempi in cui il collezionismo calcistico era guidato dalla sola e profonda passione per il calcio. L’Avv. Renato Camaggio ci porta alla scoperta della sua collezione, tra amore per le maglie e aneddoti speciali: ecco gli aneddoti raccontati in quest’intervista.
Quando lo raggiungo telefonicamente, mi dimostra subito una grande cordialità, unita alla voglia di descrivere la sua immensa collezione. Da buon collezionista, naturalmente, ho già spulciato minuziosamente il suo bellissimo sito internet, pregustando una interessantissima chiacchierata sui quei cimeli che descrivono il suo grande amore per il calcio …
Avvocato, ci racconti un pò di lei?  
“Sono un avvocato che esercita a Salerno, con quasi 35 anni di professione alle spalle. La passione per il calcio mi è stata trasmessa da mio padre, che è stato guardalinee (fino alla C) ma anche avvocato della Salernitana negli anni ’70, quando l’associazione si trasformò in società. La collezione di maglie è un mio vezzo che ho fin da bambino. Mi intrigavano e mi piacevano talmente tanto che, guardandole, le desideravo e immaginavo di possederle. Grazie a Dio ci sono riuscito, anche grazie a tante amicizie nel mondo del calcio, prima fra tutte quella con Salvatore Carmando, mio fraterno amico e storico massaggiatore del Napoli di Maradona: un personaggio seguito e conosciuto in tutto il mondo. Ho iniziato a collezionare nei primi anni ’90, in tempi in cui non c’era ancora la corsa al collezionismo sfrenato che c’è adesso”
Come nasce l’idea del sito www.footballpassionandshirts.it
“Molti amici mi suggerivano di fare un museo. Farlo avrebbe però richiesto molti investimenti. Fare un museo virtuale credo sia stata la migliore soluzione. E’ stato un grande lavoro, soprattutto fotografare nel modo giusto le mille maglie e più che posseggo: ha richiesto una fatica di cui sono soddisfatto. Le maglie sono lì, a disposizione di chiunque le voglia guardare”.
Che cosa colleziona?
“Io colleziono maglie delle squadre italiane che ritengo più importanti. Sono tifoso del Napoli e simpatizzante della Salernitana. Ci sono maglie di Milan, Juventus, Inter, Fiorentina, Torino, Bologna. In passato avevo anche altre maglie importanti ma diventava difficile gestirle tutte, anche per motivi di spazio. Ho anche qualche pezzo della Nazionale”.
Si ricorda la prima maglia che ha avuto come collezionista?
“Una maglia del Napoli 1995/96 che mi portò Salvatore Carmando. Quella è stata la prima stagione con i nomi dei calciatori. La maglia  della Lotto aveva il numero in tramato e il nome applicato sopra. Era un’opera artigianale”.
Ci racconta qualche aneddoto particolare vissuto da collezionista?
“Un giorno, su internet, vedo un annuncio di un professionista che era stato il pediatra di Careca e Alemao. Metteva in vendita le maglie di fine anni ’80 che erano appartenute agli stessi calciatori. Ci incontrammo e io gli chiesi come fosse venuto in possesso delle stesse. Lui mi rispose che un giorno, durante il ritiro dei partenopei, i figli dei due calciatori avevano avuto la febbre alta. Lui stesso era intervenuto subito senza però volere nessun onorario, perché grande tifoso azzurro. I calciatori, per disobbligarsi, gli donarono le due casacche. Questo episodio mi colpì perché era proprio un episodio di vita vissuta”.
Qual è il pezzo più raro che ha in collezione?
“Tenga presente che ho anche maglie di fine anni ’60. Ho una maglia  di Domenghini del Cagliari scudettato e, al riguardo, le racconto un altro aneddoto. Vengo in possesso di questa maglia e la pubblico sui social. Mi contatta un professionista di Bergamo che, essendo molto amico di Domenghini, voleva regalargli la stessa, visto che il giocatore non aveva conservato quasi nulla dei suoi cimeli. Io gli risposi che non l’avrei venduta perché per me preziosa. Lui, nonostante ciò, volle farmi un regalo donandomi una dedica con foto di Domenghini. Ho anche una maglia di Rivera di Coppa Italia e una di Vinicio, oltre alle maglie di Maradona”. 
Ci racconta dell’amicizia e del libro scritto con Salvatore Carmando?
“E’ un’amicizia di vecchia data, anche familiare. Salvatore aveva suo fratello Bruno che è stato lo storico massaggiatore della Salernitana e mio padre è stato avvocato della Salernitana. Salvatore, da inizio anni ’90, ripeteva sempre che avrebbe voluto scrivere un libro, una volta in pensione. Nel 2009, poi, andò davvero in pensione e ci mettemmo a scrivere questo libro, LE MANI SU DIOS, vedendoci due tre volte a settimana, per quasi un anno. Ha avuto anche un discreto successo editoriale. Nel libro ci sono aneddoti ed episodi vissuti da Carmando e da Maradona, dal Mondiale ’94 all’episodio di Mosca. I due erano molto amici”.
Che cosa rappresenta per Lei il collezionismo?
“Per me il collezionismo è soprattutto cultura. Da appassionato di calcio, scindo la figura del tifoso da quella del collezionista. Quest’ultima segue le vicende del calcio, anche dal punto di vista economico e sociale. Il collezionismo mi permette di approfondire questo tipo di studio, perché magari devo prendere possesso di una maglia anni ’60 e mi devo andare a documentare su tutti i particolari. Fare collezionismo significa, innanzitutto, studiare il calcio dal punto di vista storico, economico e sociale”.
Grazie Avv. Camaggio

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Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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