Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

G.S. OMI, il calcio di periferia alla ribalta

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli) –

Tor Marancia, una borgata di Roma costruita negli anni trenta dove trovarono da vivere i romani sfrattati che il governo fascista scelse di accentrare in questo lembo di terra ai limiti tra la città e l’agro romano. Qui la gente fino alla fine degli anni cinquanta viveva in monolocali che formavano una vera e propria baraccopoli ai limiti della decenza umana. Da qui partiamo per raccontare la storia dell’O.M.I. sconosciuta squadra di borgata che tanto fece parlare di se negli anni sessanta per l’annuale appuntamento del torneo internazionale juniores e, soprattutto, fucina di campioni che dall’O.M.I. incominciarono la loro carriera; uno su tutti Agostino Di Bartolomei, indimenticabile capitano della Roma del secondo scudetto, originario proprio di Tor Marancia.

Dire O.M.I. significa parlare inevitabilmente della Società Ottica Meccanica Italiana e del suo fondatore Umberto Nistri.

Umberto NISTRI fondatore della O.M.I.

Nistri fu un militare (arruolato dapprima in artiglieria e poi in Aeronautica) appassionato di fotogrammetria ovvero quella disciplina che, attraverso riprese aeree, consente di poter acquisire tutti i dati necessari ad individuare la posizione di un determinato punto. Proprio da questa passione, abbandonata la divisa militare, fonda con il fratello la SARA Nistri, la prima Società in grado di realizzare carte topografiche attraverso riprese aeree, poi la O.M.I. azienda preposta, invece, ad effettuare rilievi aereo fotogrammetrici.

Nel 1958 Umberto Nistri apre la sua passione anche allo sport ed in particolare al calcio realizzando, proprio a Tor Marancia, il campo Nistri, ribattezzato come “La scala del calcio proletario”, scenario di tanti tornei giovanili e delle gesta della squadra che riuscì ad arrivare alla serie D, prima di fondersi, nel 1974, con l’A.S. Frascati dando ad una nuova compagine che assunse il nome di Lupa Frascati.

FIl Campo Nistri a Tor Marancia nel 1961

Il torneo fu per anni un atteso appuntamento estivo a cui partecipava il “gotha” delle compagini giovanili nazionali ed europee. Sulla terra dell’impianto dell’O.M.I. hanno giocato, tra le altre, le rappresentative giovanili di Lazio, Milan (con un giovane Pierino Prati), Juventus, Napoli, Sampdoria ma anche lui, Agostino Di Bartolomei, che disputò il torneo nel 1971 battendo, nella semifinale giocata allo Stadio Flaminio, la Lazio di Vincenzo D’Amico.

Nell’estate del 1961, a cavallo tra giugno e luglio, si giocò la seconda edizione del torneo a cui presero parte, oltre all’O.M.I., le rappresentative giovanili di Roma e Lazio oltre ai francesi del Cannes e gli svizzeri del Bellinzona e Grenchen.

(Fonte Laziowiki)

Alla finale del 2 luglio 1961 arrivarono Roma e Lazio e furono i giallorossi ad aggiudicarsi il trofeo “Città di Roma”. Le cronache di allora riportano Ginulfi come guardiano della porta della Roma e di un “instancabile” Giancarlo De Sisti “migliore in campo” e uomo del passaggio decisivo a Fusco per il gol della vittoria.

Cronaca della finale del 1961 (Fonte LazioWiki)

Sessanta anni fa i tifosi romani allietavano così le loro serate a base di pallone, ammirando futuri campioni e compiacendosi con le gesta sportive di una delle società che hanno fatto la storia del calcio a Roma: l’O.M.I..

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