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Gianluigi Buffon e la Roma: “una piazza che mi ha sempre affascinato”

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I rapporti tra Gianluigi Buffon, Francesco Totti e la Roma

L’ex numero 1 della Nazionale Italiana e della Juventus Gianluigi Buffon è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista dove ha raccontato alcune curiosità sul suo rapporto con Totti. Ecco un’estratto:

[…]Si ricorderà sicuramente di quel pomeriggio, una delle prime sfide con Francesco, anche se già vi eravate incontrati nelle varie sfide nelle giovanili, oltre ad aver giocato insieme in nazionale. Su quel pallonetto avete avuto modo di scherzare tante volte anche pubblicamente.

“Venimmo a Roma e pareggiamo 2-2 ma cominciammo male nel primo tempo, andando sotto 2-0. Il primo dei due gol lo fece Francesco, su errore d’impostazione di Thuram, Paulo Sergio intercettò il pallone e lo mise con i giri contati in profondità a Totti. Lui in velocità, quando era giovane aveva uno spunto fisico non indifferente, riuscì a superare Apolloni e Sensini. Quindi ho in mente quest’immagine con lui che si ritrova al limite dell’area e io che ero uscito dai pali per accorciare un po’ ma Francesco ebbe la bravura, la lucidità, la scaltrezza e anche l’arroganza di provare ad uccellarmi con un cucchiaio di sinistro in corsa che gli riuscì benissimo.

Mentre vidi che stava tentando quella giocata, pensai che non mi avrebbe mai battuto, perché era in corsa e per fare una cosa del genere devi avere una grande sensibilità e una qualità particolare. Quindi, io feci due errori: la posizione e pensare che potesse sbagliare”. […]

Le voci di mercato

Il Campione del Mondo ha parlato anche dell’interessamento dei giallorossi a più riprese. Queste le sue parole:

[…]E poi ovviamente devo citare Roma-Parma del 2001: quella credo che in quanto a ricordi per Francesco sia un qualcosa di indelebile. Il gol che mi fece quel giorno era imparabile ma semmai mi fossi trovato sulla traiettoria sarebbe stato un peccato rovinargli un sigillo simile in una giornata del genere”. Quel giorno a te e Cannavaro i tifosi giallorossi dedicarono anche dei cori, chiedendovi di venire a giocare nella Roma. Totti ha rivelato più volte di avervi corteggiato in tal senso. Sono state solo battute di Francesco oppure una vera possibilità c’è stata?


“Quell’anno mi trasferii alla Juventus, che tra l’altro si palesò a giugno, quindi più tardi rispetto ad altre società. Qualche mese prima il mio procuratore andò a parlare a Barcellona mentre agli inizi di maggio, a casa mia a Parma, venne a trovarmi Franco Baldini, in quel momento direttore sportivo della Roma con cui parlai dei possibili programmi futuri giallorossi.

A me piaceva l’idea di giocare con il mio amico Totti, ero giovane e mi affascinava una piazza con quei picchi di entusiasmo, quindi la possibilità c’è stata. Così come c’è stata più recentemente, nel 2011, quando alla Juventus arrivò Antonio Conte che impose però la mia permanenza. Senza il suo arrivo e soprattutto senza quel veto, il mio trasferimento alla Roma stava diventando un’occasione concreta. Quindi qualche opportunità c’è stata ma alla fine è andata così, è stato bello e credo giusto così”. […]

 

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