Conte nei guai senza Hojlund (X.com) - Glieroidelcalcio.com
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La sconfitta contro il Torino non lascia margini: questo Napoli, oggi, dipende da Rasmus Hojlund. Lucca bocciato all’Olimpico
Ci si può chiedere se si tratti solo di una coincidenza. Oppure, fare una semplice equazione e iniziare a comprenderne la centralità. Perché quella di Rasmus Hojlund nel Napoli è diventata immediatamente una di quelle centralità dalle quali è difficile uscirne. Facciamo, però, un passo indietro.
Dopo l’infortunio di Lukaku, il Napoli si fionda sul mercato: Lucca non può reggere da solo il peso del mercato. Una trattativa lunga e complessa con lo United, terminata sul gong, il primo settembre. Prestito e riscatto con qualche diritto ancora per la squadra rossa di Manchester. Da quel primo settembre al sabato della sconfitta col Toro sono passati 47 giorni. Gli stessi che segnano, oggi, un aspetto fondamentale: ci sono fin troppi motivi per cui Conte non può fare a meno di Hojlund. Entriamo in sede di analisi.
Lucca a Torino: un incubo chiamato Coco
La prestazione dell’escursione di Lucca contro il Torino ha lasciato, indubitabilmente, con l’amaro in bocca non solo i tifosi del Napoli ma anche lo stesso Antonio Conte che si è speso tanto per l’attaccante ex Udinese. L’etichetta di mister 30 e passa milioni appiccicata su Lucca, ovviamente, non aiuta.
Un calciatore che nella sfida di Torino ha mostrato poca capacità di leggere gli spazi, di dettare i movimenti, di saper aprire il campo ai compagni oltre che di trovare la strada stessa della conclusione. Letteralmente annullato da Coco per larghissimi tratti della partita.
Con l’infortunio di Lukaku e con anche il nuovo modo del Napoli di stare in campo, dettato dal desiderio di una pressione più alta, Hojlund diventa, al momento, un presupposto inalienabile per vedere il Napoli incisivo in zona-gol.

Il vichingo che sa stare in campo
Il danese in queste prime partite in azzurro ha mostrato, letteralmente, un bignami di quelle che devono essere le capacità dell’attaccante moderno. Qualcosa che non può essere sottaciuto e che naturalmente non può che essere il plus di Conte a partire dalla gara di Champions contro il PSV.
Vedere De Bruyne sabato sbracciarsi per dettare movimenti e vederlo, invece, dialogare quasi ad occhi chiusi con Hojlund definisce tutta la portata di quello è ha sentenziato l’assenza dell’ex Atalanta allo stadio Olimpico Grande Torino.
Resta da decodificare quello che sarà il futuro di Lucca: il ritorno di Lukaku è previsto prima della fine del 2025, se ci sarà una condizione quasi subito accettabile per il belga, l’idea di terminare in prestito la stagione per non finire ai margini del Napoli potrebbe iniziare a rappresentare un’opzione.
