Jannik Sinner in imbarazzo alla conferenza stampa, la domanda è piccante (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner in imbarazzo alla conferenza stampa, la domanda è piccante (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner imbarazzato davanti a tutti, è successo anche a Torino: l’episodio si ripete ancora una volta con i fan increduli.
Sinner continua a stupire non solo per ciò che mostra in campo, dove alterna colpi di classe pura a una freddezza che a tratti lascia senza parole, ma anche per il modo in cui affronta tutto ciò che ruota attorno alla sua vita fuori dal tennis.
È un ragazzo semplice, diretto, quasi schivo a volte, eppure capace di catalizzare l’attenzione con un gesto, una risposta, un sorriso appena accennato. Senza ombra di dubbio la sua crescita mentale è diventata evidente almeno quanto quella tecnica, e lo si vede in ogni conferenza stampa, dove Sinner si presenta sempre con la stessa calma che porta in campo.
Dopo la trionfale finale di Torino, con il pubblico in delirio e gli applausi che sembravano non voler finire mai, Sinner si è seduto davanti ai giornalisti consapevole di dover affrontare domande sul match, sulla stagione, su ciò che questa vittoria rappresenti. Però, come spesso accade quando si parla di lui, qualcuno ha voluto spingersi oltre il tennis, puntando l’obiettivo su un dettaglio che aveva già fatto discutere nei giorni precedenti. Ed è qui che la scena si è ripetuta, proprio come era successo tempo fa.
Una domanda secca, diretta, di quelle che puntano dritte alla vita privata del giocatore e che spesso riescono a metterlo un po’ in difficoltà, anche se lui non lo dà quasi mai a vedere. Un giornalista gli ha chiesto se avesse qualcosa a che fare con l’anello comparso sul dito di Laila Hasanovic, la sua fidanzata, e se dietro quel dettaglio ci fosse una proposta o almeno un passo importante nella loro relazione. La sala si è fatta silenziosa per un attimo, come se tutti stessero aspettando una rivelazione improvvisa, magari un sorriso che potesse confermare qualche retroscena romantico.

Invece Sinner ha reagito esattamente come aveva fatto quando le domande riguardavano la sua precedente relazione con la tennista Anna Kalinskaya. Nessuna esitazione, nessuna frase lasciata a metà, nessun tentennamento. Ha smentito tutto in modo categorico, spiegando che lui non c’entrava nulla con quell’anello, e che la questione non era assolutamente legata a una proposta. Una risposta secca, ma accompagnata da quell’aria tranqulla che lo contraddistingue, quasi come se volesse ricordare a tutti che la sua vita privata non è un trofeo da esibire davanti ai flash.
Però questo episodio ha confermato ancora una volta quanto Sinner riesca a rimanere fedele a se stesso anche quando l’attenzione mediatica prova a spingerlo in direzioni che non gli appartengono. E forse è proprio questo uno degli aspetti che lo rende così amato: la sua autenticità, il suo modo semplice di affrontare tutto, la capacità di mantenere i piedi per terra nonostante i successi e le pressioni che lo stanno accompagnando verso la vetta del tennis mondiale.
E così, mentre Torino gli dedicava l’ennesima standing ovation e mentre gli appassionati continuavano a celebrare una delle sue vittorie più belle, Sinner ha regalato anche un altro piccolo momento, uno di quelli che ormai diventano parte del suo percorso umano prima ancora che sportivo. La conferenza stampa, ancora una volta, ha svelato un dettaglio, ma soprattutto ha confermato una certezza: Jannik rimane Jannik, sul campo e fuori, senza filtri e senza costruzioni, semplicemente se stesso.
