Roberto Baggio, arriva la sentenza definitiva e non è piacevole (Foto IG @roberto_baggio_fanpage - glieroidelcalcio.com)
Roberto Baggio, arriva la sentenza definitiva e non è piacevole (Foto IG @roberto_baggio_fanpage - glieroidelcalcio.com)
La vicenda giudiziaria che coinvolge Roberto Baggio continua a generare polemiche e incredulità, soprattutto dopo l’ultima sentenza.
Parlare di Roberto Baggio significa evocare uno dei simboli più luminosi della storia del calcio italiano. Il Divin Codino, infatti, è stato per anni l’emblema della classe, del talento silenzioso e dell’umiltà che conquista anche chi non ama lo sport. La sua figura è rimasta integra nel tempo, quasi un punto di riferimento etico prima ancora che tecnico, e proprio per questo ogni vicenda che lo riguarda suscita inevitabilmente un’attenzione particolare.
Negli ultimi anni, però, Baggio si è ritrovato coinvolto in una battaglia giudiziaria tutt’altro che piacevole, un contesto in cui si è parlato più di insulti, prese di posizione radicali e offese personali che di calcio o ricordi sportivi. L’ultima sentenza che lo riguarda, però, ha lasciato i tifosi interdetti, senza parole, il mondo del calcio guarda con stupore a quanto deciso dai giudici. Le accuse sono gravissime ed il processo arrivato in appello stravolge tutto.
Questa storia nasce ormai dieci anni fa e ha come protagonista Paolo Mocavero, animalista ed ex deejay noto per le sue posizioni estremamente dure e per la guida del gruppo Centopercentoanimalisti. Le sue invettive pubbliche contro Baggio, accusato da lui di sostenere la caccia, avevano portato a una serie di procedimenti penali per diffamazione. Nel tempo la situazione si era complicata, con sentenze, ricorsi e un clima sempre più teso, in cui l’ex fuoriclasse azzurro aveva più volte chiesto rispetto e tutela della propria immagine.
Ora, però, arriva una svolta che lascia senza ombra di dubbio l’amaro in bocca a molti osservatori. A Venezia, infatti, la Corte d’Appello ha prosciolto Mocavero per intervenuta prescrizione in uno dei procedimenti a suo carico, cancellando la condanna penale stabilita in primo grado. Non solo: l’esborso economico stabilito dal tribunale è stato ridotto a 2.500 euro, rispetto ai 5.000 fissati in precedenza. Un ribaltamento che segna l’ennesimo capitolo di una vicenda lunga e aspra, in cui l’ex deejay e il campione azzurro si ritrovano ancora una volta ai lati opposti delle aule giudiziarie.

Secondo gli atti, le frasi offensive pronunciate da Mocavero nei confronti di Baggio riguardavano principalmente la posizione dell’ex calciatore sul tema della caccia. Insulti pesanti, presi di mira con una violenza verbale che aveva colpito profondamente il campione, da sempre impegnato in cause solidali e lontano da toni aggressivi. È anche per questo che la decisione della Corte d’Appello appare difficile da digerire per chi segue la vicenda: dopo anni di battaglie legali, vedere il procedimento chiudersi senza una vera condanna crea una sensazione di vuoto, come se la lunga corsa alla giustizia fosse finita all’improvviso contro un muro procedurale.
Non è la prima volta che le vicende giudiziarie legate a Mocavero incrociano il nome di Baggio, e probabilmente non sarà l’ultima, considerando la costanza con cui entrambi si sono ritrovati a fronteggiarsi nelle aule dei tribunali. Questa sentenza, però, rischia di diventare il simbolo di una storia che sembra non trovare mai una conclusione realmente soddisfacente, nonostante il peso morale e umano che porta con sé.
Resta il fatto che Roberto Baggio, nonostante tutto, continua a mantenere un profilo sobrio, lontano da polemiche pubbliche e da dichiarazioni fuori tono. Una postura coerente con ciò che è sempre stato, dentro e fuori dal campo. E forse è proprio questo contrasto, tra la dignità del campione e la brutalità degli attacchi ricevuti, a rendere questa vicenda così difficile da accettare per molti tifosi e appassionati.
