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Juve: tre triplette per la storia

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TUTTOSPORT.IT – Cristiano Ronaldo è un alieno e la partita di ritorno contro l’Atletico Madrid lo ha dimostrato ancora una volta. Il portoghese si è caricato la squadra sulle spalle e ha aperto la strada verso i quarti. Monumentale il numero 7 bianconero, ma non è il solo ad esserlo: tutta la Juventus ha giocato una gara incredibile dopo essere stata messa in campo in maniera magistrale dal maestro Allegri. L’hattrick di CR7 è arrivato a 21 anni di distanza da altre due triplette d’autore bianconere nella fase a eliminazione diretta.

SUPERPIPPO. Bisogna tornare indietro fino al 18 marzo 1998, quando la Vecchia Signora affronta la Dinamo Kiev nel ritorno dei quarti di finale della Champions League. All’andata gli ucraini riescono a strappare un prezioso pari al Delle Alpi. Gli uomini di Lippi si presentano allo Stadio Olimpisky davanti a 100.000 spettatori, per centrare l’obiettivo semifinale. Il 4-4-2 di Lippi si basa su tanta fisicità, ma soprattutto sulla classe sopraffina di un francese col 21 sulle spalle. Davanti Pinturicchio fa, infatti, coppia con uno che, prima di Messi e CR7, era il padrone dei bomber europei. Ed è proprio Pippo Inzaghi ad aprire le marcature. Il numero 9 sfrutta una percussione di Zidane e mette dentro facilmente a porta vuota. A inizio ripresa la Dinamo pareggia con Rebrov, ma la Juve è troppo forte, e dal piede fatato di Zizou parte il corner che Pippo devia in rete per l’uno a due. I padroni di casa ora per qualificarsi devono farne due e si spingono in avanti alla ricerca del pari lasciando spazio ai contropiedi bianconeri (che per l’occasione giocano con la maglia blu da trasferta). Al 73esimo ancora un corner dalla sinistra, questa volta batte Alex e non Zizou, ma il risultato non cambia: c’è sempre Pippo a mettere dentro. È la prima tripletta di uno juventino nella fase finale della nuova UEFA Champions League. Zidane è scatenato e al minuto 88 si inventa un passaggio al volo per Del Piero che riceve sulla sinistra, fa rimbalzare il pallone e, di prima intenzione, incrocia di sinistro. Un capolavoro per il fuoriclasse di Conegliano che vale il 4-1 finale.

PINTURICCHIO. Gli sforzi in terra ucraina della Juve valgono la semifinale e 14 giorni dopo, il 1° aprile, al Delle Alpi c’è il Monaco di David Trezeguet e Titì Henry. Il film sarà lo stesso di quello vissuto ai quarti, cambierà solo l’attore principale. Trentaquattresimo: punizione dai 25 metri, sul pallone c’è Del Piero, solita rincorsa, solito schiaffo al pallone, Barthez vola, tocca ma non può nulla sulla pennellata di Pinturicchio. Nel finale di primo tempo il Monaco pareggia con Costinha. Sarà solo un’illusione molto breve. L’arbitro Levnikov non fa in tempo a fischiare due volte che la Juve è già nell’altra area: Zidane salta il portiere e viene steso. Rigore! Del Piero la mette nello stesso angolo e fa 2-1. Inizia la ripresa e la Juve attacca. Al 60esimo ancora un fallo in area e nuovamente penalty. È Alex contro Fabien atto terzo: il 10 parte e segna ancora. Il Monaco non ne ha più e capitola ancora in Zona Cesarini. È Zizou a chiudere la gara dopo uno scambio con lo scatenato Del Piero. Quella di Alex è l’ultima tripletta bianconera nella fase a eliminazione diretta della Champions League prima di quella di Ronaldo contro l’Atletico Madrid.

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