La storia del Racing de Avellaneda: tra rivalità e sogno sfumato
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Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

La storia del Racing de Avellaneda: tra rivalità e sogno sfumato

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli) – Il Racing Club è uno dei tanti club della capitale argentina Buenos Aires. Nasce nel 1903 e la sua denominazione fu volontà di uno dei soci fondatori German Vaidaillac, di origini francesi, che per il nome del club s’ispirò a quello del Racing Paris.

La società ha sede ad Avellaneda un centro nell’area metropolitana di Buenos Aires e vanta orgogliosamente di essere la prima squadra argentina a fregiarsi del titolo di Campione del mondo che conquistò nel 1967 battendo gli scozzesi del Celtic. Ancora oggi questa impresa è ricordata sugli spalti del “Cilindro”, lo stadio della squadra che deve il suo nome alla sua inconfondibile geometria, con uno striscione in cui campeggia la scritta “Racing Avellaneda primer campeon mundial”.

Storica la rivalità con l’altra squadra di Avellaneda l’Indipendiente contro di cui viene disputato uno dei tanti “clasicos” argentini. Fitta di aneddoti la rivalità tra questi due club. Il primo è che i rispettivi stadi distano tra di loro solo qualche centinaio di metri mentre la seconda è di tutt’altro tenore e davvero simpatica.

Una storia dice che i tifosi bianco rossi dell’Independiente, all’indomani della conquista del Racing della Coppa Intercontinentale, lanciarono un anatema contro i rivali e arrivarono a seppellire sette gatti neri nei pressi di una delle porte di ingresso del “Cilindro”. Sembrerà banale ma da allora il Racing ha vissuto un periodo davvero infausto che culminò con la retrocessione, nel 1980, nella serie B argentina. Oltre a questo nel 2001, quando il Racing sembrava sulla via di aggiudicarsi il titolo di campione nazionale, il campionato venne sospeso a causa della grave crisi che attanagliava l’Argentina.

Il gagliardetto odierno, invece, ci porta indietro all’agosto del 2018 alla partita disputata contro i “milionari” del River Plate e valevole per la Coppa Libertadores. Quella partita, valevole per gli ottavi di finale del trofeo, terminò con un pareggio a reti bianche e la sfida venne poi decisa nella gara di ritorno dove il River Plate s’impose con un perentorio 3 – 0 proseguendo il cammino della competizione che la vide protagonista poiché conquistò il trofeo battendo in finale il Boca Juniors.

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Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.

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