Lacrime Sinner, si resta senza parole: "Resterà per sempre con me" - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Lacrime Sinner, si resta senza parole: "Resterà per sempre con me" - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Fresco vincitore di Wimbledon, Sinner ha di recente rinunciato ai masters di Toronto. L’annuncio dopo lo slam londinese lascia scendere le lacrime
Sembra ormai passato un secolo da quei mesi fuori dal circuito. Nel 2025 Jannik Sinner aveva iniziato alla grande trionfando agli Australian Open, solo per fermarsi bruscamente tra febbraio e maggio, quando la squalifica lo costrinse a ritirarsi dai campi. Ma ora, con la vittoria a Wimbledon, l’altoatesino ha raggiunto l’apice della sua stagione: quel trofeo sul prato di Londra resta probabilmente il momento emozionale più intenso dell’anno. Certo, mancano ancora gli US Open per completare una potenziale stagione da sogno, ma per Sinner significa difendere i punti del successo dello scorso anno, anziché rincorrere nuovi risultati. Un test psicologico, certo, ma anche l’ultima sfida per chiudere un cerchio iniziato con il secondo titolo Slam stagionale – un percorso che ha emozionato un’intera nazione e dimostrato la resilienza del tennista italiano.
Ora, mentre l’attenzione si sposta sui tornei su cemento di fine estate, quel Wimbledon rimane scolpito nella storia: non solo per la racchetta, ma per l’umanità di Sinner, capace di ricostruirsi dopo momenti difficili. In quel campo centrale, contro il campione in carica, ha mostrato una maturità da veterano: umiltà in campo, cuore nei momenti clou, e una fiducia che ha sorpreso tutti. È una narrativa che parla soprattutto di crescita interiore, un messaggio per chi segue il tennis: non basta il talento, servono equilibrio mentale e supporto.
Ora entriamo nel dietro le quinte, come raccontato da Sinner nel suo vlog su YouTube. Il campione ha definito il trionfo “il sogno dei sogni”, un qualcosa che non dimenticherà mai e ha voluto sottolineare ciò che ha davvero reso speciale il momento: “Ecco cosa ho apprezzato di più, l’abbraccio con tutte le persone nel mio box. Nessuno mi conosce meglio di loro”. Le parole lasciano trasparire la gratitudine verso la famiglia, gli amici e tutto lo staff, compagni di un’avventura che ha illuminato l’All England Club. Un elogio ulteriore arriva anche dai suoi coach. Simone Vagnozzi, che lo accompagna da Montecarlo di oltre tre anni fa, nota quanto Sinner sia “cresciuto come uomo e tennista”, capace di leggere il gioco e azzardare al momento giusto. Una maturità che non si costruisce solo con le vittorie, ma con il lavoro al fianco dei propri punti deboli.

Dall’Australia, Darren Cahill si è detto “impressionato da quello che ha costruito in tutti questi anni”, lodando la forza mentale del ragazzo che, anche quando il match si faceva duro, è riuscito a reagire, rialzarsi e trionfare. Le parole del trio Sinner, Cahill e Vagnozzi delineano la figura di un atleta che ha trovato l’equilibrio perfetto tra talento e sacrificio, tra emozione e sangue freddo nella tensione agonistica. Non vince solo un torneo: scrive un capitolo memorabile della sua carriera e rafforza il suo profilo di leader, pronto a dominare non solo una stagione, ma un’intera epoca al vertice del tennis mondiale.
