Li chiamavano “Bidoni”: i peggiori acquisti in Serie A degli ultimi anni, l’ultimo è assurdo
Anche le squadre più vittoriose della Serie A sbagliano! Oggi, ripercorriamo i peggiori acquisti dei top team della Serie A e se c’è anche il vostro team…non vi offendete!
Tutti i grandi dirigenti possono commettere un errore e in Serie A, questo è successo con tutti i team più forti almeno una volta. Pensiamo alla Juventus, la Vecchia Signora ed una delle squadre più forti in senso assoluto nel campionato: nel 2013, dopo anni di “corte” la squadra italiana riuscì ad acquistare Nicolas Anelka, calciatore francese che ci “alzò in faccia” la coppa di Euro 2000 e dall’indubbio talento. Il giocatore, per cui vennero spesi ben 10,6 milioni di euro, non deluse tanto per le prestazioni ma per il suo scarso impiego: scese in campo solo 3 volte prima di essere ceduto al Westbromwich, vincendo comunque uno scudetto senza praticamente mai vedere il campo!
Se alcuni giocatori diventano flop perché poco sfruttati o per infortuni o per una rosa troppo densa di talenti, altri costano solo troppo rispetto alle loro prestazioni, pensate all’approdo di Krysztof Piatek nel 2019 al Milan. Un flop non tanto per il rendimento del giocatore – Piatek segnerà 13 reti in 36 presenze con la maglia rossonera – quanto per il costo esorbitante sborsato per un giocatore che, di fatto, non lo ripagherà mai: con 38 milioni di euro, Piatek è il quarto acquisto rossonero più costoso di sempre. In una squadra dove hanno giocato nomi come Ibrahimovic, Shevcenko e Donnarumma, questo la dice lunga su quanto le aspettative non siano state ripagate.
Quest’anno, il Napoli potrebbe tentare di replicare la vittoria dello scudetto, eppure, anche il team partenopeo ha alcuni acquisti discutibili nel suo storico. Uno tra tutti è Leonardo Pavoletti, giocatore che arriva a Napoli nel 2017 dopo ben 23 reti nel Genoa che gli davano un’ottima media gol. Aspettativa subito disillusa al team celeste, dove scende in campo 6 volte, complice anche una serie di problemi fisici, senza mai segnare. Un flop da 18 milioni di euro in tutto.
Inter, Roma e Lazio: non si salva nessuno
Il prossimo nome farà rizzare i capelli in testa ai tifosi interisti: Xherdan Shaqiri, nel 2015, anno in cui passa dal Bayern Monaco all’Internazionale è considerato da molti uno dei centrocampisti più forti al mondo. Alcuni azzardano paragoni con CR7 ma alla prova dei fatti, il centrocampista elvetico delude molto le aspettative. Un prestito con diritto di riscatto lo vede giocare solo 15 presenze e segnare una rete, con Roberto Mancini che lo relega presto alla panchina, un peccato viste le enormi speranze dei tifosi nelle sue giocate.

Chiudiamo con le due squadre della Capitale, tanto per ricordare altri due grandi flop di grandi squadre. Con un bronzo ed un argento ottenuti ai Mondiali del 2006 e agli Europei del 2008, Thomas Hitzlsperger è ancora considerato una delle pedine fondamentali della Germania di quegli anni, non decisivo come Klose – che in bianco-azzurro farà miracoli – ma comunque un ottimo giocatore. La Lazio lo prende nel 2010 sfruttando la scadenza del contratto con lo Stoccarda ma “The Hammer” non ripaga le attese e non diventa mai un giocatore decisivo per il club, segnando una rete in sole 6 apparizioni, una vera delusione.
Qui saranno i tifosi romanisti ad avere i brividi: forte di un convincente parentesi al Verona, nel 2014 Juan Iturbe approda a Roma con enormi aspettative. I tifosi giallorossi sono felici già solo di averlo strappato al Milan con un’offerta di circa 22 milioni di euro e molti esperti lo ritengono un giocatore potenzialmente devastante. Iturbe però delude da subito: segna solo 3 gol in 2 anni e viene presto ceduto, finendo nel dimenticatoio e lasciando ai tifosi romanisti pessimi ricordi.
Insomma, ogni grande squadra può sbagliare e questi erano solo alcuni dei più grandi flop calcistici del nostro campionato. Ne ricordate degli altri?
