L'infortunio è gravissimo, carriera finita: l'annuncio sconvolge la Serie A (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
L'infortunio è gravissimo, carriera finita: l'annuncio sconvolge la Serie A (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Un gravissimo infortunio cambia tutto per il giocatore, costretto obbligatoriamente ad appendere gli scarpini al chiodo
Una vera tragedia nel mondo del calcio: un gravissimo infortunio ha messo per sempre fine alla carriera di un giocatore, lasciando senza parole tifosi e addetti ai lavori.
Questa notizia ha chiaramente sconvolto il campionato italiano: una storia di un ex giocatore di Serie A, che ha scelto di mettersi a nudo in una lunghissima lettera, in cui ha ripercorso i molti anni di depressione, che alla fine lo hanno obbligato a fare questa scelta sofferta: dire addio al calcio giocato.
Mattia Caldara, all’età di 31 anni, ha ufficialmente appeso gli scarpini al chiodo. Ad annunciarlo è lui stesso in una lunghissima lettera, pubblicata sul sito di Gianluca di Marzio. Il racconto ripercorre la sua carriera, costantemente ostacolata da infortuni, e che hanno compromesso inevitabilmente anche la sua vita, segnata da una lunga depressione. “Il mio corpo mi ha tradito”, ha dichiarato l’ex difensore bergamasco.

“Caro calcio, io ti saluto. Ho deciso di smettere. No, non è stato facile deciderlo. Non lo è neanche scrivere queste parole”, così inizia la lunga lettera di Caldara. “Sono stati mesi difficili. Anzi, anni. E non parlo solo di questa scelta, ma di molto altro. Parlo di quella che è stata la mia vita da quando il mio ginocchio si è rotto. Ricordo ancora il primo passo dopo il contrasto: ho sentito la terra cedere sotto il mio piede. Sono crollato. Prima fisicamente, poi mentalmente. Ero nel punto più alto della mia carriera, poi in pochi secondi è cambiato tutto”.
Dopo aver vestito per anni la maglia dell’Atalanta, prima nelle giovanili e poi in prima squadra, Caldara ha poi proseguito anche in altri club, come il Milan e il Venezia, tra le altre, fino all’ultima avventura in Serie B al Modena. Tuttavia, nel luglio 2025 arriva al difensore una notizia devastante, che ha cambiato per sempre la sua vita: “Tutto è nato a luglio dopo una visita da uno specialista: ‘Mattia non hai più la cartilagine della caviglia. Se continui tra qualche anno dovremo metterti una protesi‘. Il mio corpo mi aveva tradito in modo definitivo”.
Caldara ha raccontato del primo infortunio: “Borini mi cade sul ginocchio. “Crack”. Mi sono rialzato in piedi per tornare a correre, non potevo essermi rotto ancora. Appena ho appoggiato il piede, sono crollato a terra. La gamba non mi reggeva, il mio ginocchio era spappolato.”
L’inizio del calvario per l’ex Atalanta: “Stava iniziando una nuova pagina della mia vita. Una pagina buia che sarebbe finita solo anni dopo. Nel mezzo un tendine rotuleo rotto e il problema alla cartilagine della caviglia che mi ha costretto a smettere. Ma tutto è cambiato con quell’infortunio al ginocchio. In quell’allenamento una parte di me è morta per sempre.”
Tuttavia, Caldara ha scelto di vivere, e l’ultima notizia dello scorso luglio lo ha obbligato così a dire addio dolorosamente al calcio giocato per ritrovare quella serenità persa.
