“Non sei nessuno”: retroscena Sinner, lo ha detto davvero - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
“Non sei nessuno”: retroscena Sinner, lo ha detto davvero - Glieroidelcalcio.com (Screen YouTube)
L’ultim’ora che riguarda Jannik Sinner ha davvero del clamoroso: la frase ha lasciato senza parole tutti i tifosi.
Il 2025 è stato senza dubbio un anno di grandi soddisfazioni per Sinner ma anche di qualche delusione sportiva. Jannik non è infatti riuscito a concludere la stagione al primo posto nel ranking ATP, ma molto è dipeso anche dalla squalifica di tre mesi per la vicenda Clostebol che non gli ha consentito di giocare tornei e guadagnare punti a febbraio, marzo e aprile.
I risultati ottenuti da Sinner sono comunque eccezionali e hanno ancora più valore se si pensa anche alle tante critiche degli ‘haters’ che Jannik si ritrova a dover sopportare praticamente ogni giorno. Dalla residenza a Monte Carlo alle origini altoatesine, fino ad arrivare alla recente rinuncia alla Coppa Davis che ha fatto storcere il naso a parecchi, nonostante il 24enne di San Candido abbia spiegato nel dettaglio i motivi che lo hanno spinto a prendere questa decisione.
Per fortuna Sinner può anche contare su un affetto enorme da parte dei suoi tantissimi tifosi: tra questi ci sono anche molti personaggi famosi, come ad esempio Luciano Ligabue. Il cantante di Correggio si è recato all’Inalpi Arena di Torino per assistere al match di Jannik nelle ATP Finals. Tutto il pubblico dell’impianto torinese ha accolto Ligabue con un’ovazione ogni volta che l’artista veniva inquadrato dal maxischermo.
Ligabue è stato poi accompagnato nella pancia dell’Inalpi Arena per incontrare Sinner e scambiare quattro chiacchiere con il campione italiano. Luciano ha detto a Jannik che era a vederlo a Wimbledon nella finale contro Alcaraz: “Pensavo, questo sta per affrontare una sfida che potrebbe essere storica per il tennis italiano, per lo sport italiano e anche per lui. Eppure in campo sei solo, per quanto tu abbia il team vicino“.

La risposta di Sinner è stata molto chiara: “Senza il team non sei nessuno – ha detto Jannik a Ligabue – Ricordo la prima volta che ho giocato sul Centrale… E’ un casino, non capisci niente, devi stare solo attento che non cadi dalle scale“. Il rocker italiano ha poi elogiato Sinner per la sua grande capacità di gestire le emozioni quando deve giocare sfide così importanti, anche quando magari si verifica qualche episodio contrario.
“Per me viene sempre prima la persona del giocatore – ha detto Jannik – Poi si sa, vinci sei su, perdi sei giù. Ma fin quando hai intorno le persone che ti vogliono bene il resto non importa“.
