Antonio Conte non ne vuole più sapere (Foto IG @spazionapoli.it - glieroidelcalcio.com)
Antonio Conte non ne vuole più sapere (Foto IG @spazionapoli.it - glieroidelcalcio.com)
Antonio Conte è una furia dopo la sconfitta con il Torino: il tecnico del Napoli non ne vuole più sapere, per lui finisce qui.
Il clima in casa Napoli è tutt’altro che sereno. La sconfitta per 1-0 sul campo del Torino ha lasciato strascichi pesanti, e stavolta Antonio Conte non è riuscito a trattenersi. Il tecnico azzurro, visibilmente deluso a fine partita, ha mostrato tutta la sua frustrazione per una squadra che continua a viaggiare a corrente alternata.
Una stagione iniziata con ambizioni importanti si sta trasformando, partita dopo partita, in un percorso pieno di dubbi, sbavature e, soprattutto, errori di valutazione. Conte, come suo solito, non si nasconde dietro le scuse.
Il problema, secondo lui, non è solo tattico ma strutturale. L’allenatore del Napoli aveva chiesto rinforzi pronti, uomini capaci di alzare subito il livello, ma il mercato estivo – a conti fatti – non ha portato ciò che serviva. E infatti, tra i nomi più discussi di queste settimane, c’è quello di Lorenzo Lucca, arrivato dall’Udinese con la speranza di diventare una valida alternativa in attacco.
Peccato che, almeno per ora, l’impatto dell’attaccante friulano sia stato tutt’altro che convincente. Lucca sta faticando a trovare spazio, ritmo e soprattutto fiducia. Conte lo ha difeso pubblicamente, ma è evidente che qualcosa non stia funzionando. Non è un caso se i paragoni con altri colpi di mercato iniziano a diventare impietosi. L’Inter, ad esempio, ha puntato su Bonny per 23 milioni, e il rendimento del giovane francese è già nettamente superiore. Due storie diverse, certo, ma il confronto resta inevitabile.

A puntare il dito contro le scelte del Napoli è stato anche il giornalista Claudio Savelli, che ha analizzato in modo piuttosto duro la situazione dopo la sconfitta con il Torino. “Il Napoli si è fatto un po’ fregare da questa smania di inserire rinforzi. Ha speso tanto e, in alcuni casi, troppo. I 20 milioni per Milinkovic-Savic si potevano investire altrove”, ha dichiarato. Un’osservazione che fotografa bene il malumore crescente attorno all’ambiente partenopeo.
Savelli ha poi rincarato la dose con un commento che ha fatto discutere: “E chissà dove sarebbe il Napoli se Lukaku si fosse fatto male a mercato chiuso: Lucca non è all’altezza della situazione.” Parole che pesano come macigni e che riflettono una sensazione sempre più diffusa tra tifosi e addetti ai lavori. Conte, che basa il suo calcio sulla forza mentale e sulla qualità individuale, sa bene che senza alternative valide il cammino rischia di complicarsi ulteriormente.
Il tecnico pugliese non vuole alibi, ma è chiaro che la delusione sta diventando rabbia. Il Napoli che aveva in mente non è questo: una squadra spenta, discontinua, incapace di reagire nei momenti chiave. E così, dopo il passo falso con il Torino, Conte ha fatto capire a tutti che la pazienza è finita.
Senza ombra di dubbio, servirà una scossa immediata. Perché se la stagione non dovesse prendere una direzione chiara, il rischio è quello di veder esplodere una crisi che, in fondo, cova già da settimane. E questa volta Antonio Conte non sembra disposto a restare a guardare.
