Paura Napoli, Conte nei guai: la stangata è dura da digerire - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Paura Napoli, Conte nei guai: la stangata è dura da digerire - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Dopo la vittoria in Champions League per Conte oggi è il giorno del riscatto in campionato. Arriva però una stangata dura da digerire per il tecnico.
La sconfitta contro il Milan ha lasciato più di un segno dalle parti di Castel Volturno. Non tanto per il risultato, quanto per la sensazione di una squadra che ha smarrito per qualche istante la brillantezza dei mesi migliori, anche se di fatto le due squadre si sono date battaglia a fasi alterne. Eppure il Napoli di Antonio Conte non ha tempo per rimuginare: all’orizzonte, molto vicino, c’è già la sfida contro il Genoa, un crocevia che il tecnico considera fondamentale per non perdere terreno in Serie A, anche alla luce dello scontro diretto tra Juventus e Milan in programma questa sera. I partenopei sono chiamati a portare a casa i tre punti e rilanciare la corsa scudetto dopo uno stop che ci poteva stare. La vittoria in Champions League contro lo Sporting CP, arrivata per 2-1 con una prova solida e concreta, ha riportato serenità nello spogliatoio e dato conferme sulle potenzialità di un gruppo che, nonostante gli infortuni e qualche inevitabile flessione, resta tra i più competitivi d’Europa.
In campo europeo il Napoli di Conte deve ancora dimostrare tutto, mostrando disciplina tattica e grande mentalità; ma in campionato, specie in questo periodo dell’anno, la musica deve necessariamente essere quantomeno al pari della scorsa stagione. Dopo la sconfitta di San Siro, Conte ha parlato chiaro ai suoi: servono fame, intensità e un approccio feroce sin dal primo minuto. Anche perché il mese di ottobre, storicamente, non è mai stato alleato del tecnico salentino. E la sfida di oggi rappresenta un test di maturità: non solo per cancellare il ko con il Milan, ma per dimostrare che questa squadra ha imparato a gestire le difficoltà senza perdere fiducia nel percorso intrapreso.
Non è un caso che i dati statistici identifichino proprio ottobre come uno dei mesi più difficili nella carriera di Antonio Conte. Da quando siede su una panchina italiana, le sue squadre hanno raccolto una media di 1,83 punti a partita in questo periodo dell’anno – la più bassa insieme a quella di febbraio – contro una media generale di 2,05. In 52 gare disputate nel mese di ottobre, il bilancio recita 23 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte: numeri che raccontano di un trend costante e tutt’altro che favorevole. Numeri da “Ottobre Rosso” quindi per Conte: un mese in cui le squadre di Conte tendono fisiologicamente a rallentare, complici i carichi di lavoro pesanti, i primi acciacchi fisici e il calendario fitto tra campionato e coppe.

Un fattore che il tecnico conosce bene e che quest’anno proverà a invertire, anche per dare un segnale forte a tutto l’ambiente. Il Napoli resta una delle pretendenti più accreditate al titolo, ma per restare agganciato al treno di testa serve continuità. L’imperativo è chiaro: riprendere il passo del campione d’Italia in carica. Perché se è vero che i numeri parlano chiaro, Conte è uno abituato a smentirli sul campo.
