Italia-Israele, attenzione agli ultimi sviluppi (www.glieroidelcalcio.com - Instagram Donnarumma)
Italia-Israele, attenzione agli ultimi sviluppi (www.glieroidelcalcio.com - Instagram Donnarumma)
Richiesta ufficiale alla UEFA per quanto riguarda Italia-Israele, a quanto pare si scalda la questione in riferimento a tale partita.
Quanto sta accadendo a Gaza sta mettendo al centro dell’attenzione Israele. Non parliamo soltanto dello Stato e dei politici israeliani, ma anche di quanto sta accadendo per quanto riguarda lo sport. In molte discipline, infatti, atleti e/o squadre israeliani e israeliane stanno riscontrando critiche veramente accese, anche soltanto per quanto riguarda la partecipazione.
E anche nel calcio le cose stanno esattamente in questo modo, visto e considerato il fatto che presto verrà disputata la partita Italia-Israele, valida per la qualificazione ai mondiali di calcio del 2026, e sono tanti gli addetti ai lavori che stanno discutendo la sola realizzazione di questo match calcistico.
E adesso, dopo tante polemiche, è arrivata anche una richiesta ufficiale alla UEFA, per uno stop che sta veramente ponendo al centro dell’attenzione una questione delicatissima.
Italia-Israele non sembra essere messa in discussione, almeno per il momento, con la partita che dovrebbe disputarsi senza alcun problema, almeno sul piano regolamentare. Tuttavia, ha fatto un certo effetto la presa di posizione di bedn 44 atleti, 37 dei quali calciatori, che hanno firmato un appello pubblico per chiedere alla UEFA di escludere con effetto immediato Israele dalle competizioni europee. L’obiettivo è la sospensione di squadre e federazioni israeliane, almeno fino a quando lo Stato tanto discusso non placherà la mattanza che sta avvenendo da mesi a Gaza, con tante vittime civili anche fra donne e bambini.

Ma chi ha firmato questa richiesta speciale? Paul Pogba, Anwar El Ghazi e anche Hakim Ziyech. Presenti le firme anche di calciatori provenienti da Africa, Medio Oriente, Nord Europa e America Latina, anche se mancano giocatori che militano in Serie A e Serie B, italiani e non solo. Fra le motivazioni che hanno portato alla creazione di questa lettera, anche la scomparsa di Suleiman al-Obeid, soprannominato il Pelé palestinese assassinato dall’esercito israeliano qualche settimana fa mentre aspetatava come tanti altri civili aiuti umanitari. Non si tratta di una semplice richiesta, ma di una vera e propria azione morale che va oltre al calcio.
Come detto, almeno considerando il modus operandi della UEFA in riferimento a questo argomento, difficilmente Israele subirà una squalifica sportiva nelle prossime ore. Quel che è sicuro, però, è che quanto sta accadendo in Palestina impedisce a chiunque di rimanere in silenzio. E anche se il calcio non può cambiare la sorte di tragedie simili, è importante parlarne e non rimanere semplicemente a guardare. Se non altro, per non essere complici di un delitto internazionale che a questo punto è veramente sotto gli occhi di tutti: anche di chi non vuol vedere e di coloro che non vogliono sentire.
