Schiaffo alla povertà, Sinner spiazza tutti: ecco come spende i suoi soldi - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Schiaffo alla povertà, Sinner spiazza tutti: ecco come spende i suoi soldi - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Sinner ha dovuto digerire molte sconfitte in questo 2025, dal Roland Garros fino ai più recenti US Open, ma di certo il portafogli non ne ha risentito.
Il 2025 del tennis mondiale verrà ricordato come l’anno del perfetto equilibrio: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sono spartiti i grandi trionfi Slam, due a testa, confermando la rivalità più elettrizzante del circuito. Ma se in campo la partita si gioca punto su punto, fuori dal rettangolo di gioco l’altoatesino sembra aver trovato un’accelerazione capace di portarlo avanti rispetto al rivale spagnolo. Gli introiti da sponsor e marketing raccontano infatti di un Sinner che ha ormai travalicato i confini dello sport, trasformandosi in un’icona capace di generare numeri da capogiro. Il suo volto è onnipresente in televisione e online: spot pubblicitari di banche, marchi di abbigliamento, multinazionali della tecnologia, perfino aziende legate al food. Un’esposizione mediatica che, a differenza di altri colleghi, non ha fatto perdere di vista all’azzurro la propria immagine sobria, pulita, quasi disarmante nella sua semplicità.
Gli esperti di marketing sportivo lo considerano ormai un brand globale: un testimonial ideale per grandi marchi che vogliono intercettare le nuove generazioni. I numeri parlano chiaro: Sinner è oggi l’atleta italiano più pagato al mondo e il suo sorpasso nei confronti di Alcaraz non riguarda solo la classifica ATP, ma soprattutto i ricavi fuori dal campo. Eppure, nonostante il flusso milionario che scorre ogni anno verso i suoi conti, l’altoatesino ha scelto una direzione inattesa, sorprendente per molti osservatori.
A Milano, Jannik Sinner ha ufficializzato la nascita della Jannik Sinner Foundation, un progetto che parte dall’esperienza personale del tennista e che si pone come obiettivo quello di garantire pari opportunità educative e sportive ai ragazzi. L’impegno della Fondazione è massimo per lo sport e per l’istruzione. Il tennis mi ha cambiato la vita: volevo aprire questa Fondazione molto prima. È un modo per restituire qualcosa agli altri, in particolare ai ragazzi e alle ragazze – ha spiegato durante la presentazione. Il numero due del mondo ha raccontato come la sua infanzia in una famiglia “molto molto normale” in Alto Adige gli abbia permesso di avvicinarsi a tante discipline, dal calcio allo sci, passando per la bici e la corsa. Opportunità che, ha sottolineato, oggi non tutti i giovani possono permettersi per i costi sempre più proibitivi: “Io ho iniziato a sciare dieci/quindici anni fa e costava una somma. Ora costa un’altra somma e ci sono famiglie che non si possono permettere di comprarsi un paio di sci”.

Il team della Fondazione, composto dallo stesso Sinner insieme ad Alex Vittur, Cristina, Luca e Stefano, lavorerà per costruire un progetto duraturo che non si limiti a un’azione simbolica. La strategia partirà dall’Alto Adige, terra natale del campione, con l’obiettivo di allargarsi progressivamente a livello nazionale. Non una semplice iniziativa di beneficenza, ma un programma strutturato, che unisce sport e istruzione per creare un impatto reale. Un passo che conferma come l’ascesa di Sinner non sia solo sportiva o economica: è anche e soprattutto un percorso umano, che lo porta a trasformare il successo personale in un’opportunità per gli altri.
