Alcaraz sfida Sinner vuole la rivincita (Foto IG @il_tempio_del_tennis - glieroidelcalcio.com)
Alcaraz sfida Sinner vuole la rivincita (Foto IG @il_tempio_del_tennis - glieroidelcalcio.com)
Jannik Sinner batte Alcaraz a Riad e si prende la scena, ma il fuoriclasse spagnolo non ci sta e lancia subito la sfida al rivale azzurro.
A Riad si è appena concluso uno degli eventi più chiacchierati dell’anno tennistico, il Six King Slam, torneo fuori dal circuito ATP ma con un fascino e un montepremi che hanno attirato i grandi nomi del tennis mondiale.
L’Arabia Saudita ha voluto fortemente questa manifestazione per trasformarla in un palcoscenico globale, e infatti il livello degli invitati non ha deluso. A rubare la scena, come spesso accade ultimamente, sono stati loro: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due volti simbolo della nuova generazione del tennis.
Il pubblico di Riad ha assistito a una finale senza storia, una di quelle rare volte in cui il talento e la precisione di Sinner hanno letteralmente oscurato il fuoco e l’energia del campione spagnolo. L’altoatesino ha chiuso il match in due set, dominando con colpi profondi, servizio impeccabile e quella calma glaciale che ormai è diventata il suo marchio di fabbrica. È stato un successo pieno, netto, quasi didattico. Alcaraz ha provato a reagire, ma Sinner è stato semplicemente troppo solido, troppo centrato per lasciare spazio.
Eppure, chi conosce Alcaraz sa che non è tipo da arrendersi. Infatti, poche ore dopo la sconfitta, è stato proprio lui a riaccendere il clima di rivalità – quella sana, sportiva, che rende i loro duelli irresistibili. Sotto il post Instagram in cui Sinner celebrava la vittoria del Six King Slam, lo spagnolo ha commentato con un messaggio che ha fatto sorridere i tifosi di tutto il mondo: “Troppo bravo Jannik. Il prossimo obiettivo: sci e kart”.

Un modo elegante e ironico per riconoscere il valore dell’avversario ma, allo stesso tempo, per lanciare la sfida. Alcaraz, infatti, sa bene che con Sinner la partita non è mai davvero finita. Ogni scontro tra i due è un nuovo capitolo di una rivalità che sta scrivendo la storia recente del tennis, e la sua voglia di rivincita è immediata.
La risposta di Sinner, come sempre, è arrivata con il suo stile asciutto e sorridente. “Facciamolo. È sempre un piacere amico mio”, ha replicato. Tra l’altro Sinner era una promessa dello sci prima di scegliere definitivamente la racchetta. Un botta e risposta leggero, quasi goliardico, ma che nasconde il rispetto reciproco e la consapevolezza di trovarsi su un piano di assoluta parità.
In fondo, la loro rivalità è ciò che rende il tennis di oggi così entusiasmante. Due ragazzi poco più che ventenni, due modi diversi di vivere il campo, ma una stessa fame di vittoria e un talento fuori dal comune. Sinner, glaciale e metodico, contro Alcaraz, istintivo e travolgente.
Senza ombra di dubbio, il Six King Slam di Riad ha dato un’anteprima di ciò che ci aspetta nei prossimi anni. E se la partita di sabato è stata a senso unico, la sensazione è che la prossima, ovunque si giochi, sarà un nuovo spettacolo. Perché quando Jannik e Carlos si sfidano, il tennis si trasforma in qualcosa di più grande di una semplice partita. È la rivalità del futuro, ed è appena iniziata.
