Trasferimento irregolare, scatta la denuncia: rischio gravissimo per il club - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Trasferimento irregolare, scatta la denuncia: rischio gravissimo per il club - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
l calcio italiano di seconda e terza serie ha vissuto una stagione tormentata, costellata da continui interventi della giustizia sportiva.
Quella che avrebbe dovuto essere un’annata di rilancio si è trasformata in un incubo giudiziario, con numerosi club coinvolti in irregolarità finanziarie e amministrative che hanno minato la regolarità dei campionati. In Serie B, tra le situazioni più eclatanti si segnalano diverse penalizzazioni inflitte a club storici per mancati pagamenti di imposte o contributi, come ad esempio il Brescia. Alcuni hanno subito sottrazioni di punti durante la stagione appena conclusa, altri invece inizieranno la prossima annata già appesantiti da sanzioni. A far discutere è stata soprattutto la mancanza di uniformità nei provvedimenti, con ricorsi e controricorsi che hanno spesso alterato la classifica a campionato in corso, generando un clima di grande incertezza.
Non è andata meglio in Serie C, dove l’instabilità economica ha colpito duramente. Diverse società, anche di lunga tradizione, hanno incassato penalità a doppia cifra o addirittura l’esclusione dal campionato per irregolarità gestionali come la Turris e il Taranto. A ridosso dei playoff e playout, molte classifiche sono state stravolte da decisioni giunte a campionato in corso o addirittura concluso, alimentando polemiche roventi. In certi casi, gli organi federali hanno dovuto rifare i calendari e posticipare match decisivi, generando ulteriore confusione. La sensazione è che, al di là dei singoli casi, il sistema nel suo complesso fatichi a garantire trasparenza e sostenibilità, in una spirale che si ripete da anni e che rischia di minare definitivamente la credibilità delle categorie inferiori del calcio professionistico italiano. Ma ora però nel mirino è finito un trasferimento che ha coinvolto la Sampdoria, altra squadra profondamente segnata da una stagione folle.
In questo scenario già teso si inserisce il nuovo grattacapo per la Sampdoria, che riguarda l’attaccante Gennaro Tutino. Il giocatore era stato prelevato in prestito con obbligo di riscatto dal Cosenza la scorsa estate, ma oggi l’agenzia che cura i suoi interessi – la M.A.R.A.T. Football Management, guidata da Mario Giuffredi – ha presentato un’istanza arbitrale presso il Collegio di Garanzia del CONI. Il motivo sono le presunte irregolarità nel passaggio definitivo dell’attaccante in blucerchiato. Secondo quanto emerso, la Sampdoria avrebbe conferito a Giuffredi il mandato per gestire i dettagli del trasferimento e del contratto definitivo, ma qualcosa si sarebbe inceppato nella fase conclusiva dell’operazione.

L’agenzia contesta che, nonostante l’obbligo di riscatto fissato, non ci siano stati gli sviluppi contrattuali previsti e richiesti entro i termini. La questione è tutt’altro che formale: il riscatto di Tutino è legato a una cifra di circa 2,5 milioni di euro, una somma che la Sampdoria è obbligata a versare entro la fine di luglio. In caso contrario, l’attaccante tornerà al club calabrese, con possibili ripercussioni anche sulla posizione in classifica del club genovese. Non va dimenticato che Tutino, insieme a giocatori come Bellemo, Ghidotti e Ioannou, rientra tra gli elementi che il club deve ufficializzare a titolo definitivo per evitare sanzioni. Una nuova grana, dunque, per una società che sperava di chiudere la stagione con maggiore serenità dopo aver evitato in extremis il peggio. La palla passa ora agli organi giudicanti, ma intanto l’estate blucerchiata si annuncia ancora lunga e complicata.
