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Il predestinato della famiglia Pazzini

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(PISTOIASPORT.COM di Emiliano Nesti – Foto PISTOIASPORT)

Il sito Pistoia Sport intervista Patrizio Pazzini, fratello del più famoso Giampaolo. Ecco un estratto.

[…] Quando si dice che il gol scorre nel sangue. […] E’ il caso della famiglia Pazzini, una storia di bomber legata ai colori arancioni. Prima Romano, centravanti di razza, nel 1959, con i suoi 27 gol, riporta la Pistoiese in C. A seguire il primogenito Patrizio Pazzini. Indomito, irrequieto, trent’anni dopo raccoglie il testimone dal padre, entrando a suon di reti a far parte della storia dell’Olandesina, realizzando 21 centri nel campionato di Interregionale e 6 in Coppa Italia nella stagione 1989/90.

[…] «Aver indossato la maglia arancione ed essere entrato nel cuore di Pistoia e dei tifosi per me è stata la più bella soddisfazione. Oltretutto vincere la classifica cannonieri, allenato da un signor tecnico come Giampiero Ventura e con un presidente come Roberto Maltinti è stato veramente il massimo. Un grazie va sicuramente a Mario Frustalupi che dalla Colligiana mi portò a Pistoia, esaudendo il mio sogno». Considerato da tutti il predestinato della famiglia Pazzini per raggiungere traguardi prestigiosi, il Re Leone (così soprannominato a fine carriera quando vestiva la maglia del Monsummano) fu ad un passo dalla Lazio, grazie a Mario Frustalupi che riuscì a convincere il club capitolino a scommettere su di lui. Poi quel tragico incidente e la scomparsa del Frusta: «Era già tutto fatto con la Lazio. In quel periodo, pur firmando il pre-contratto, c’era la possibilità di annullare tutto e così avvenne. Dopo la scomparsa di Frustalupi saltò il mio trasferimento, nonostante ci fosse già l’accordo con la Pistoiese. La morte di Mario, anche se avevo iniziato da poco, è voluta dire tanto per il mio futuro. Intorno a me c’era gente poco affidabile che pensava solamente ad altre cose e non al bene del giocatore. Il mio rammarico è proprio quello di non aver avuto un procuratore che mi gestiva fuori dal campo. Mi è mancato un riferimento importante che avrebbe dato sicuramente una svolta diversa alla mia carriera». Quest’anno ricorre il centenario della Pistoiese e sulla panchina degli arancioni ci sarà Nicolò Frustalupi: «Siamo molto amici. Mario quando ero alla Pistoiese, lo portava sempre al campo. Poi, quando mio fratello giocava nella Sampdoria, Nicolò era il secondo di Mazzarri. Gli auguro quindi un grande in bocca al lupo, perchè se lo merita ed è un allenatore che può fare molto bene».

 

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