23 Maggio 1973 - La Coppa Uefa va ai "Reds" di Kevin Keegan
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23 Maggio 1973 – La Coppa Uefa va ai “Reds” di Kevin Keegan

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati) – Il 23 maggio del 1973, poco dopo avere vinto il suo ottavo titolo nazionale, il Liverpool conquistò anche la Coppa Uefa, uscendo vittorioso dalla doppia finale di andata e ritorno, contro il Borussia Mönchengladbach e ricevendo il testimone dal Tottenham, altro club inglese che aveva vinto quella competizione continentale nella sua prima edizione dell’anno precedente e che, in quello stesso 1973, arrivò in semifinale.

Quello era il Liverpool del grande Kevin Keegan e di un altro nazionale inglese, il versatile Emlyn Hughes. Ed era anche il Liverpool del difensore Alec Lindsay e del portiere Ray Clemence che, di lì a poco sarebbero entrati nel giro della nazionale inglese anche loro (anche se solo il numero uno lo fece in modo più duraturo). E poi, sempre a proposito di “Reds” del giro della nazionale c’erano anche Peter Thompson e Ian Callaghan. Peter Thompson fece parte della nazionale inglese, terza agli Europei del 1968: fu convocato per la semifinale contro la Yugoslavia e per la “finalina”, del terzo posto, contro l’Unione Sovietica, però non fu schierato. Ian Callaghan, invece, faceva parte della Nazionale Inglese vincitrice del mondiale nel ’66. Callaghan non giocò nelle fasi finali di quel torneo, ma scese in campo nel primo girone eliminatorio, in una partita contro i francesi, vinta dagli inglesi due a zero.

Completavano la formazione del Liverpool di quel periodo: Lawler, Smith, Cormack, Toshack e Heighway. Callaghan, Lawler, e Lloyd furono i giocatori dei “reds” a registrare il maggior numero di presenze quell’anno.

Passando alla rosa degli altri finalisti, nella formazione del Borussia Mönchengladbach (la squadra della Germania probabilmente più forte, in quegli anni, insieme al Bayern), spiccavano i nomi di tre pilastri della nazionale tedesca di allora: Günter Netzer, Berti Vogs e Rainer Bonhof. In quel club, tra l’altro, stava iniziando la carriera anche un giovane e promettente Ulrich Stielike (allora poco più che diciassettenne) che, in seguito avrebbe anche lui fatto parte della “Mannschaft”. Da ricordare anche Jupp Heynckes, un bomber che in Germania viaggiava sui 20-30 gol a stagione e che, oltre ad essere un Campione del Mondo del 1974, nella sua carriera fu anche capocannoniere in Coppa Uefa, Coppa delle Coppe e Coppa Campioni.

Nell’edizione del 1972-1973 ci furono nuovi criteri, stabiliti dalla UEFA, che attribuirono 4 posti ad Italia, Inghilterra e Germania Ovest; tre posti a Francia, Yugoslavia, Portogallo e Spagna, e due posti ad Austria, Belgio, Bulgaria, Cecoslovacchia, Danimarca, Germania Est, Grecia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Scozia, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria e Unione Sovietica. Ad altri paesi, meno abitati, venne messo a disposizione un posto per singola federazione nazionale. Questi paesi furono: Cipro, Finlandia, Lussemburgo, Irlanda, Islanda e Malta.

Le squadre partecipanti alla Coppa Uefa di quell’anno furono: Aberdeen, AEK, Angers SCO, Arad, Ararat, Åtvidabergs, Austria Vienna, BK Frem, Bohemians, Borussia Mönchengladbach, Bruges, Cagliari, Colonia, Cluj,  CUF Barreiro, Dinamo Berlino, Dinamo Dresda, Dinamo Tbilsi, Dukla Praga, Eintracht Francoforte,  Eskişehirspor, Fenerbahçe,   Fiorentina, Grasshopper, HJK Helsinki, Hvidrove, Honvéd,  IBV, Levski-Spartak Sofia, Losanna, Feyenoord, Inter, Kaiserslautern, Las Palmas, Liverpool, Lyn Oslo, Manchester City, Nîmes, Norrköping, OFK Belgrado, Olympiakos, Partick Thistle,  PFC Beroe Stara Zagora, Racing White, Rumelange, Ruch Chorzów, Salgótarján BTC, SK VOEST Linz, Slovan Bratislava, Sochaux, Stella Rossa, Stoke City, Tottenham, Torino, Twente, Valencia, Viking, Valletta, Vitória, Vojvodina, Zaglebie Sosnowiec.

Delle italiane, il Cagliari fu eliminato al primo turno dall’Olympiakos, così come fu eliminato il Torino, a seguito della sconfitta con gli spagnoli di Las Palmas. La Fiorentina fu eliminata al secondo turno dal Vitoria Setubal, squadra -quest’ultima- che negli ottavi eliminò anche l’Inter.

Il Liverpool arrivò in finale eliminando l’Eintracht di Francoforte (vittoria all’andata per due a zero e pareggio al ritorno a reti inviolate). Poi ci fu la doppia vittoria degli inglesi contro l’AEK di Atene: tre a zero all’andata e tre a uno al ritorno. Negli ottavi i “Reds” eliminarono la Dinamo di Berlino, pareggiando zero a zero in Germania e vincendo tre a uno a ad Anfield. Nei quarti la squadra inglese eliminò un altro club tedesco, la Dinamo Dresda, con la doppia vittoria per due a zero all’andata e per uno a zero al ritorno. Secondo la stampa inglese, quella fu una delle migliori fasi del Liverpool in questa competizione, con la vittoria ad Anfield segnata dalle reti di Brian Hall e di Phil Boersma e la partita al ritorno (tra le migliori partite esterne dei “reds” in quel torneo, vinta grazie ad un gol di Kevin Keegan). Poi, in semifinale, ci fu la sfida inglese tra Liverpool e Tottenham che, come ho già detto, era la squadra detentrice del titolo. I londinesi persero uno a zero a Liverpool (il marcatore dei “reds” fu Alec Lindsay). Poi al ritorno il Tottenham si era portato in vantaggio grazie a Martin Peters, acquisendo una momentanea parità nel risultato complessivo dei due incontri. Ma, poco dopo, ci fu dapprima il gol del Liverpool, ad opera di Steve Heighway e, in seguito, un secondo gol di Martin Peters. L’ultimo quarto d’ora fu un assalto degli “Spurs”, ma il risultato non cambiò più (Tottenham Liverpool 2 a 1) e fu il Liverpool, in virtù della vittoria per uno a zero, nel match casalingo, la squadra che riuscì a passare il turno.

Il Borussia Mönchengladbach arrivò invece alla finale superando al primo turno gli scozzesi dell’Aberdeen, con una vittoria per tre a due in Scozia e un sonoro trionfo per sei a tre in Germania. Nei sedicesimi ci fu la loro doppia vittoria ai danni di un club danese Borussia-Hvidrove 3 a 0, Hvidrove-Borussia 1 a 3. Negli ottavi il Borussia vince il “duello tedesco” con il Colonia: pareggio esterno per zero a zero e “manita”, nella vittoria casalinga per cinque a zero. Prima dello scontro decisivo con gli inglesi del Liverpool, i tedeschi hanno ancora tempo per l’eliminazione del Twente, con una doppia vittoria sui semifinalisti olandesi: tre a zero all’andata e due a uno al ritorno.

Arriviamo così alla doppia finale tra Borussia e Liverpool: andata in Inghilterra, il 10 maggio del 1973 e ritorno in Germania, tredici giorni più tardi. Tra l’altro, queste due squadre erano destinate ad incontrarsi di nuovo nella semifinale del ’78. Ma, in quel caso, nell’ambito della Coppa Campioni.

LA FINALE DI ANDATA

Aldilà degli aspetti tecnici e della preparazione tattica, per quel match il Liverpool puntò anche molto sull’apporto del pubblico. La partita era stata fissata, ed effettivamente si giocò il 9 maggio. Ma dopo mezz’ora fu necessario sospenderla per le pessime condizioni del tempo. La dirigenza della squadra inglese decise allora di vendere i biglietti, per la ripetizione del match all’indomani, ad un prezzo particolarmente basso: 10 pence (più o meno l’equivalente di 3 bottigliette di birra).

Comunque, in base alle fonti inglesi, la partita che poi fu sospesa diede l’opportunità all’allenatore inglese, Bill Shanklin, di individuare un punto debole nella difesa della squadra tedesca e di fare un relativo cambio di formazione. Mise John Toshack (fisico da corazziere) al posto di Brian Hall, giocatore dal fisico piuttosto leggero. Il cambio si rivelò azzeccato. Per la difesa tedesca Toshack fu devastante. Da lui partirono gli assist per i due gol di Keegan, il quale, però, sbaglio un rigore.

Il primo gol nacque da fallo laterale sulla tre quarti di destra, battuto da Peter Cormack, palla a Chris Lawler che fa partire un traversone, sponda di John Toshack, posizionato sul lato opposto dell’area tedesca e gol, in tuffo, con colpo di testa di Kevin Keegan. Fu un tiro teso, basso e angolato. Poco dopo, come anticipato, ci fu il rigore sbagliato da Keegan. Cross di Callaghan: fu un diagonale che, dal lato sinistro del centro del campo, tagliò trasversalmente il terreno di gioco per arrivare sul lato opposto dell’area tedesca, dove era posizionato John Toscack. Nel tentativo di intercettare il pallone ci fu un maldestro tocco di mano da parte di Berti Vogs. Al dischetto andò Kevin Keegan che fece partire un tiro basso e angolato, alla destra del portiere avversario. Ma Wolfgang Kleff intuì la traiettoria e riuscì dapprima a deviare il pallone fuori dalla porta e poi a bloccarlo rapidamente nelle sue mani. Poco dopo, però, si rifà raccogliendo un ennesimo passaggio di testa di Toshack. Il suo tiro, al volo di destro, si insacca nella porta tedesca, alla sinistra di Kleff.

IL TABELLINO DELLA FINALE DI LIVERPOOL

Liverpool, 10 maggio 1973.  Anfield Stadium. 41.169 spettatori.

Liverpool Borussia-Mönchengladbach 3-0

Arbitro: Erich Linemayr (Austria).

Marcatori: Keegan: 21′ e 32′ Lloyd, 61’.

Liverpool:Ray Clemence, Chris Lawler, Alec LindsayTommy Smith, Larry LloydEmlyn Hughes, Kevin Keegan, Peter Cormack, John Toshack, Steve Heighway, Ian Callaghan. Allenatore:Bill Shankly.

Borussia Mönchengladbach:Wolfgang Kleff, Ulrich Sarau, Günter Netzer, Rainer Bonhof
Berti  Vogts,  Herbert  Wimmer,   Dietmar  DannerChristian  Kulik, Henning  Jensen,   Bernd Rupp (77’), Jupp Heynckes.  Allenatore: Hennes Weisweiler.

Sostituzioni:Allan Simonsen, al 77’.

LA FINALE DI RITORNO

Nel primo tempo del match di ritorno, su un campo molto pesante, il Borussia mise subito sotto il Liverpool. Verso il 10′, a seguito di una triangolazione iniziata da Netzer e alla conseguente verticalizzazione effettuata da Jensen, la palla arrivò a Rupp, che sprecò una buonissima occasione. Sullo zero a zero, comunque, anche il Liverpool ebbe un paio di occasioni che non sfruttò al meglio: la prima con un impreciso colpo di testa di Toshack su assist di Smith e la seconda con un bel tiro di Heighway su respinta del portiere tedesco.

Come si suole dire: “gol mancato, gol subito”. Una rete, la prima tedesca, nata a mio parere da un paio di episodi sfortunati a danno degli inglesi, Callaghan perde palla e involontariamente innesca il contropiede tedesco. Poi, nel successivo tentativo di recupero, perde anche un secondo rimpallo che mette Rupp in possesso di palla. Questi serve Heynckes, quasi al limite dell’area piccola, che segna con un piatto di sinistro. Siamo al 29′: Borussia uno, Liverpool zero. Undici minuti dopo arriva il raddoppio tedesco che parte dal centrocampo: Kulik passa a Vogt, Vogt fa partire un cross che pesca Rupp in area, Rupp fa un retropassaggio per Heynckes e Heynckes fa partire col destro uno splendido tiro a rientrare che leva le ragnatele dal sette. A quel punto, per usare le parole del telecronista britannico: “…and Liverpool are in trouble”. In effetti, in quella fase dell’incontro, l’eventualità di un terzo gol tedesco non portava ad escludere la possibilità di arrivare ai tempi supplementari. Nella prima fase del secondo tempo Heynckes ebbe ancora una bella occasione di testa, poi tedeschi iniziarono progressivamente a risentire della fatica, a causa delle energie spese nei primi quarantacinque minuti.

Il Liverpool ovviamente si difese strenuamente e, al fischio finale dell’arbitro, centinaia di supporters dei “Reds” scavalcarono la recinzione e festeggiarono in campo con i propri beniamini.

L’invasione, in qualche modo, rinviò la cerimonia della premiazione. Ma, alla fine, il capitano Tommy Smith alzò verso il cielo la prima coppa continentale vinta dal Liverpool. Avendo vinto anche il titolo nazionale, il mese prima, ed essendosi garantiti quindi il diritto d’accesso alla Coppa dei Campioni, i “reds” ovviamente rinunciarono volentieri alla partecipazione in Coppa Uefa nel 1974. Partecipazione che avrebbero potuto rivendicare in qualità di detentori.

IL TABELLINO DELLA FINALE DI MÖNCHENGLADBACH

Mönchengladbach, 23 maggio 1973.  Bökelbergstadion. 35.000 spettatori.

Borussia Mönchengladbach-Liverpool 2-0

Arbitro: Pavel Kazakov (Russia).

Marcatori: Heynckes: 29′ e 40′.

Borussia Mönchengladbach: Wolfgang Kleff, Ulrich Sarau, Günter Netzer, Rainer Bonhof
Berti Vogts, Herbert WimmerDietmar DannerChristian Kulik, Henning  Jensen,   Bernd Rupp, Jupp Heynckes.  Allenatore: Hennes Weisweiler.

Liverpool: Ray Clemence, Chris Lawler, Alec LindsayTommy Smith, Larry LloydEmlyn Hughes, Kevin Keegan, Peter Cormack, John Toshack, Steve Heighway (sostituito al 60’), Ian Callaghan. Allenatore:Bill Shankly.

Sostituzioni:Phil Boersma, al 60’.

Foto WIKIPEDIA 

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Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Etudes Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra. Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova” Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”,  Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing,  2022. «Les Suisses Pionniers du Football Italien», Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022. Ha scritto anche numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893.” e “GliEroidelCalcio”. I suoi libri fanno parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, della Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, dell’Università di Friburgo, della Società Dante Alighieri di Basilea, della Biblioteca dello Sport di Ginevra e della Civica Biblioteca Berio di Genova. Prossima uscita editoriale: Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo volume, 1975-1977», Urbone Publishing.

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