A Torino fanno festa, l'esonero di Tudor fa ricca la Juve - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
A Torino fanno festa, l'esonero di Tudor fa ricca la Juve - Glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Dopo momenti di crisi, si sa, c’è sempre un contraccolpo. L’esonero di Tudor ha chiuso un ciclo durato troppo poco, ma con se ha portato grandi notizie.
Non tutto il male vien per nuocere, si potrebbe dire oggi alla Continassa, dove l’aria resta pesante ma non priva di spiragli di luce. La Juventus sta attraversando il momento più complicato degli ultimi anni, forse persino più turbolento di quello vissuto sotto la gestione di Thiago Motta, quando la squadra sembrava aver perso identità e fiducia. Dopo cinque pareggi consecutivi e tre sconfitte di fila tra campionato e coppe, l’esonero di Igor Tudor è apparso come l’unica via d’uscita per una società che non poteva più permettersi di restare immobile. Il tecnico croato, arrivato a marzo con grandi aspettative, ha progressivamente perso il controllo del gruppo, incapace di ridare equilibrio tattico e continuità di risultati. Il progetto tecnico, già fragile dopo la partenza di Motta, è naufragato in un mare di confusione, tra infortuni, cali di rendimento e una spogliatoio che non ha mai trovato la giusta chimica. I segnali di crisi erano ormai evidenti: una squadra senza intensità, una fase offensiva sterile e una difesa vulnerabile anche contro avversari modesti.
La dirigenza, guidata da Damien Comolli, ha così scelto di voltare pagina e affidare temporaneamente la panchina a Massimo Brambilla, tecnico della Next Gen, che guiderà la squadra oggi contro l’Udinese. Un segnale di transizione, in attesa di capire se l’accordo con Luciano Spalletti, ormai vicino, potrà essere formalizzato nei prossimi giorni. Intanto, la Juventus si ritrova con due allenatori esonerati a libro paga: Thiago Motta – ancora legato contrattualmente fino al 2027 – e lo stesso Tudor, separato dalla società dopo appena sette mesi di gestione. Un doppio fardello economico che fotografa perfettamente l’instabilità di un club alla ricerca di un nuovo equilibrio.
Eppure, in questo scenario caotico, una piccola notizia positiva arriva dalla Borsa di Milano. Nella giornata dell’esonero di Igor Tudor, le azioni della Juventus Football Club hanno registrato un lieve rialzo, attestandosi intorno ai 2,78 euro, con un incremento dello 0,29% rispetto alla chiusura precedente. Un segnale che, seppur marginale, testimonia la fiducia dei mercati in un possibile cambio di rotta gestionale e sportiva. Gli analisti ritengono che l’allontanamento del tecnico croato possa rappresentare una scelta di stabilità a lungo termine, soprattutto se accompagnata da una riorganizzazione tecnica e dirigenziale coerente.

Secondo gli indicatori tecnici, la prossima resistenza per il titolo si colloca a 2,825 euro, mentre il supporto è stimato a 2,745 euro: valori che riflettono un cauto ottimismo tra gli investitori. La reazione positiva del mercato non cancella ovviamente le difficoltà sportive, ma evidenzia come la Juventus resti un marchio forte, capace di attrarre fiducia anche nei momenti più complicati. Il club dovrà ora tradurre questo segnale in campo, ripartendo da una base solida e da una guida tecnica che riporti serenità all’ambiente.
