Bucchioni: “Juve, lascia lavorare Spalletti: basta con le interferenze della dirigenza” (foto x.com) - glieroidelcalcio.com
Bucchioni: “Juve, lascia lavorare Spalletti: basta con le interferenze della dirigenza” (foto x.com) - glieroidelcalcio.com
Bucchioni, autore di una biografia su Spalletti: “La Juve aveva bisogno di un allenatore che non si faccia sbranare dallo spogliatoio”
Enzo Bucchioni, storica firma del giornalisimo sportivo italiano ed autore del libro “Spalletti, il vincente” commenta a EDC l’arrivo del tecnico ex Napoli e Roma sulla panchina della Juventus.
I motivi della scelta
Si aspettava, Bucchioni, la scelta di Spalletti? “Si, perché la Juventus in questo momento aveva bisogno di un carismatico. Aveva bisogno di uno che sappia rimettere a posto lo spogliatoio. Tudor non era l’uomo giusto: Spalletti andava preso già in estate. Non avrei capito la scelta Palladino, uno con poca esperienza, sarebbe stato sbranato dallo spogliatoio come è successo a Thiago Motta e Tudor. In questo momento la società Juventus è debole per i continui cambi in dirigenza nel post Andrea Agnelli”.
“A maggior ragione – prosegue Bucchioni – c’è bisogno di un allenatore forte: ora, i giocatori staranno zitti e lo ascolteranno. Almeno dovrebbe essere così. Poi, bisogna capire quanto inciderà ancora l’esperienza in Nazionale o se se ne mentalmente è liberato”
Ricordi, tatoo e bandiere
Bucchioni, come la mettiamo con la questione del tatuaggio raffigurante lo scudetto vinto a Napoli? “Non sono inorridito, ma capisco i tifosi napoletani. Nel calcio di oggi non esistono più le bandiere, gli ultimi sono stati Totti e Del Piero. Vale per i calciatori come per gli allenatori. Come quando cambi la fidanzata: tieni i regali. Anche Pioli ha fatto il tatuaggio per la vittoria dello scudetto col Milan. Le storie nel calcio sono finite non infinite”.
Spalletti porterà la Juve in Champions? “Se metto assieme il carisma di Spalletti e i giocatori che si ritrova perché la Juve ha gente come Yildiz e Vlahovic allora ti dico potenzialmente sì”.

“Anche se ci sono tante componenti nella Juventus che mi fanno stare cauto, il dg della Juve viene da un altro pianeta, Comolli ancora deve calarsi nel calcio italiano. Se ci dovessero essere interferenze, allora il dubbio può esserci. Oggi devi fare i conti anche con realtà come la Roma e il Como che rappresenta l’Atalanta degli anni scorsi. Non sarà così facile”.
Il nuovo Victor
E Vlahovic? “Può diventare – chiosa Bucchioni – il suo Osimhen, non è alla Totti. Lo conosce bene, l’ha visto crescere a Firenze, studiandolo nelle gare in cui è stato al Franchi. Spalletti sa che deve farlo sentire importante: Dusan va gasato, va tenuta altissima la sua adrenalina. Altrimenti, la porta gli si rimpicciolisce: con Yildiz sottopunta e Vlahovic punta sarà una Juve importante”.
