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Buon compleanno, Inter! Una storia iniziata nel 1908 da un gruppo dissidente del Milan

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EUROSPORT.COM (Daniele Fantini) – Riviviamo i primi momenti di vita dell’Inter in occasione del 111esimo anniversario della sua fondazione. La società nasce per iniziativa di un gruppo di dissidenti del Milan, in rotta con la Federazione, e sceglie il colore blu per contrasto con il rosso del Diavolo. Presto, però, arriva anche il primo derby…

9 marzo 1908, ore 23.30, Milano. All'”Orologio”, classico ritrovo della Milano intellettuale nelle serate post-teatro di Piazza Duomo, le luci sono ancora accese e il vociare è confuso. Una cellula di 44 soci dissidenti del Milan, società nata nove anni prima, nel 1899, si è riunita per sancire la definitiva rottura con il club e fondare una nuova società. Alla base della frattura c’è la scelta, da parte del Milan, di scendere a compromessi con la Federcalcio, che aveva impedito alle squadre del Campionato di Prima Categoria (l’attuale Serie A) il tesseramento di nuovi calciatori stranieri oltre a quelli già presenti in rosa per favorire la crescita dei giocatori italiani: il Milan aveva boicottato il campionato del 1908 salvo poi accettare la scelta della FIF (la vecchia FIGC) e scendere in campo nel 1909 con due soli stranieri.

Il Foot-Ball Club Internazionale (questa la prima dicitura ufficiale) nasce così con il chiaro intento (come suggerisce la stessa denominazione) di includere calciatori di ogni Paese, in una modernissima concezione del libero mercato. Il suffisso “Milano” viene aggiunto molti anni dopo, per evitare eventuali confusioni con il già esistente Milan.

Il logo futurista e il blu di contrasto

Il logo, ispirato a quelli dei club inglesi, è opera di Giorgio Muggiani, cartellonista e caricaturista di stampo futurista, appassionatosi al calcio – che poteva guardare ma non praticare perché asmatico – nei suoi viaggi all’estero, in particolare a Liverpool e San Gallo. La costruzione dell’immagine, con la sigla FCIM intrecciata in campo oro e chiusa tra due cerchi, uno nero e uno azzurro, rompe con la tradizione e viene bollata, in dialetto milanese, con l’appellativo di “el distintiv che se poo minga legg” (“il distintivo che non si riesce a leggere”).

” Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle, si chiamerà Internazionale perché noi siamo fratelli del mondo – Giorgio Muggiani”

E i colori? La tradizione vuole che, sulla tavolozza di Muggiani, fossero rimasti soltanto il blu e il nero, da affiancare all’oro delle stelle del cielo di fine inverno, ma in realtà, come poi confermato anche dal figlio dell’artista, il blu viene utilizzato in contrasto con il rosso del Milan. All’epoca, infatti, sono molto utilizzate le matite a doppia punta con questi due colori, e il blu viene scelto proprio perché opposto al rosso del club cui i fondatori dell’Internazionale avevano voltato le spalle.

L’esordio e il primo derby con il Milan

Il primo campo di gioco è quello di Ripa Ticinese, e Virgilio Fossati, centrocampista classe 1889, diventa il primo allenatore della storia dell’Inter in virtù del suo ruolo di capitano, nonché bandiera della squadra: tra il 1909 e il 1915 gioca 97 partite con 4 gol e diventa il primo interista a vestire la maglia della nazionale azzurra il 15 maggio 1910 nell’amichevole contro la Francia. Scompare prematuramente, nel giugno 1916, vittima degli scontri con l’esercito austriaco sul fronte nord-orientale.

Nel suo primo anno di vita, l’Inter non partecipa ancora al campionato nazionale ma debutta in amichevole contro l’Ausonia (altra squadra di Milano con sede tra Gorla e Precotto), rimediando una pesante sconfitta per 5-1. La prima vittoria arriva, sempre in amichevole, contro il Racing Libertas Club (squadra dell’attuale zona San Siro), battuto 4-0.

Il 18 ottobre 1908, a sette mesi dalla fondazione ufficiale del club, si disputa il primo derby della storia contro il Milan. Il palcoscenico è quello della Coppa Chiasso, torneo del Canton Ticino volto a diffondere la pratica del calcio nella regione: le due milanesi si affrontano in finale dopo le eliminazioni di Ausonia, Bellinzona e dei padroni di casa, con il Milan vincitore per 2-1 grazie alle reti di Lana e Forlano (per l’Inter gol di Peyer).

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