L’elefante (uliotru in catanese) è sempre stato presente sulle insegne del Catania Calcio. Ancora oggi la Fontana dell’elefante è l’ombelico della città a conferma di una tradizione storica che lega la cittadina all’animale. Si narra, infatti, che fu proprio un pachiderma a liberare i luoghi infestati da belve feroci proprio nell’area attuale di Catania. In loro onore, per devozione, i catanesi eressero una statua simbolo. Successivamente, nel 1239, per intercessione di Federico II di Svevia l’elefante divenne il simbolo ufficiale della città.
Il “Colonnello” Puskas riceve dal capitano del Catania Hansen il gagliardetto prima dell’amichevole del 16 dicembre 1956 (foto collezione A. Cocuzza)
Ecco perché il profilo dell’animale è sempre presente sulle insegne del Catania Calcio come gli iconici colori rosso e azzurro rappresentativi, rispettivamente, del rosso fuoco dell’Etna e dell’azzurro del cielo come anche ricordato in un ritornello di una canzone tanto cara ai tifosi del Catania. Su “Gagliardetti d’Italia” la storia di questa squadra inizia da un gagliardetto risalente al 1954. Annata affatto banale per la storia del Catania poiché fu quella della promozione per la prima volta in Serie A.
Una formazione del Catania della stagione 1954 – 1955, prima stagione in A degli etnei (foto Wikipedia)
E quella esaltante promozione venne, tra l’altro, suggellata dalla realizzazione di un gagliardetto commemorativo nel desueto formato rettangolare che riportava l’anno di fondazione della Società (1946) e il 1954, l’anno della serie A. In merito al gagliardetto, ancorché commemorativo, è certo che il formato era coerente con una versione utilizzata in quegli anni come attestato dalle immagini precedenti l’amichevole, giocata nel dicembre del 1956, tra il Catania e l’Honved Budapest dove il mitico Puskas riceve dal capitano catanese un gagliardetto dalla foggia similare a quello oggi presentato.
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.