Ce l’hanno sempre con lui, Sinner sotto accusa: sgomento a Parigi - Glieroidelcalcio.com (Instagram Jannik Sinner)
Ce l’hanno sempre con lui, Sinner sotto accusa: sgomento a Parigi - Glieroidelcalcio.com (Instagram Jannik Sinner)
Jannik Sinner è finito di nuovo nel mirino delle critiche: è successo a Parigi, i tifosi sono davvero sconcertati.
Jannik Sinner deve fare i conti con polemiche e accuse anche durante il Masters 1000 di Parigi. Gli ultimi giorni vissuti dal numero 2 al mondo non sono stati certamente semplici: la scelta di non prendere parte alle Finals di Coppa Davis, in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre, ha inevitabilmente scatenato il disappunto di molti tifosi (e non solo).
Sinner è stato criticato anche da alcuni ex tennisti: Pietrangeli ha usato parole molto dure, parlando di “schiaffo al mondo sportivo italiano“, mentre Panatta si è limitato a dire che Jannik “avrebbe potuto fare uno sforzo“. In più c’è stata la bordata di Bruno Vespa su X: il giornalista Rai ha poi ribadito la sua posizione anche alla ‘Iena’ Stefano Corti.
Ora però Jannik Sinner deve vedersela con un’altra polemica di cui avrebbe fatto volentieri a meno. In molti ricorderanno di certo l’accusa lanciata da Alexander Zverev nel recente Masters 1000 di Shanghai, poi conclusosi con la straordinaria vittoria di Vacherot in finale contro suo cugino Rinderknech.
Zverev aveva infatti detto chiaramente che la lentezza dei campi nei vari tornei non farebbe che favorire il dominio di Sinner e Alcaraz. “Abbiamo sempre avuto superfici diverse – le parole di ‘Sascha’ – non si poteva giocare lo stesso tennis allo stesso modo su erba, cemento e terra battuta. Oggi si può giocare quasi allo stesso modo su ogni superficie”.

Dopo aver battuto Carabelli a Parigi il numero 3 al mondo ha espresso di nuovo lo stesso concetto. “Non vorrei sembrare quello che ne parla ogni settimana, ma penso che la superficie sia piuttosto strana qui“, ha detto Zverev, che ha poi parlato di superficie lenta e con pochissimo rimbalzo: caratteristiche che rendono difficile poter effettuare colpi di qualità.
“Se si colpisce con un colpo liftato e pesante, la palla rimane molto bassa – ha detto il 28enne di Amburgo – se si colpisce con un colpo veloce, la palla rallenta. Ho l’impressione che i buoni colpi che i grandi giocatori padroneggiano non siano efficaci come su altri campi. Forse è questo uno dei motivi”.
Di certo in questo caso non ha favorito Alcaraz, dato che il numero 1 al mondo è stato eliminato al primo turno da Cameron Norrie. Un po’ a sorpresa anche Sinner ha ammesso di aver trovato un po’ difficoltoso giocare sulla superficie di Parigi: Jannik ha fatto notare che si fa fatica “a trovare il tempo giusto”.
