Intervento medico per Sinner a Wibledon (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Intervento medico per Sinner a Wibledon (Foto IG @janniksin - glieroidelcalcio.com)
Clamoroso a Wimbledon, giusto per parafrasare qualcuno del passato, c’è bisogno dell’intervento medico per Jannik Sinner.
Per Jannik Sinner Wimbledon non è solo erba e racchette, è molto di più. È un momento delicato, forse uno dei più complessi da quando ha fatto irruzione nel tennis che conta. Perché essere il numero uno del mondo, sulla carta, è il sogno di ogni tennista.
Però, nella realtà, è anche un peso, una pressione che non tutti riescono a gestire con naturalezza. E infatti, dietro i sorrisi e il solito aplomb del campione altoatesino, si nasconde una fase complicata, segnata da dubbi, fatiche e cambiamenti importanti. Addirittura c’è bisogno del soccorso medico per il numero uno.
Il divorzio da due colonne del suo staff, come il preparatore fisico Umberto Ferrara Panichi e il fisioterapista Claudio Badio, ha lasciato più scorie del previsto. Non tanto perché siano venuti meno i risultati, ma perché l’equilibrio mentale e fisico di Sinner si è improvvisamente incrinato. E in un mondo come quello del tennis di vertice, dove ogni dettaglio può fare la differenza, certi strappi si pagano.

Proprio per questo, e forse anche un po’ in silenzio, è stato necessario correre ai ripari. A Wimbledon, al fianco di Jannik, è infatti arrivato Riccardo Ceccarelli, medico dello sport, figura esperta e fidata, che in realtà fa parte del team dal 2020, ma che in questa fase assume un ruolo ancor più centrale. Ceccarelli è noto per il suo lavoro sul controllo dello stress e della pressione, e non a caso è uno dei nomi più rispettati in ambito sportivo internazionale. Il suo compito non sarà tanto quello di curare un infortunio, ma di aiutare Sinner a trovare quella calma interiore necessaria per affrontare le battaglie che Wimbledon, come sempre, sa riservare.
Non è un caso che nelle ultime ore si sia parlato del bisogno di “soccorso medico”. Più che fisico, mentale. Perché se da un lato il corpo di Sinner sembra tenere, dall’altro c’è una fatica psicologica che comincia a emergere tra le righe. Le aspettative sono altissime, il pubblico lo guarda come il nuovo faro del tennis mondiale, e ogni match diventa un esame da superare con lode. Un clima pesante, che a lungo andare può logorare chiunque.
E allora serve equilibrio, lucidità, una guida. Serve qualcuno che sappia leggere le sfumature, anticipare i segnali di cedimento, proteggere il talento nel momento più delicato. E Ceccarelli, che conosce Jannik da anni, è forse la persona giusta per rimettere le cose al loro posto. Ora Wimbledon entra nel vivo, e per Sinner si tratta non solo di vincere partite, ma di vincere dentro. Con la racchetta, certo. Ma anche con la testa.
