Notizia horror per la Juve di Tudor (Foto IG @juventus_belgique - glieroidelcalcio.com)
Notizia horror per la Juve di Tudor (Foto IG @juventus_belgique - glieroidelcalcio.com)
La Juventus di Igor Tudor vede crollare entusiasmo e certezze, e ora una notizia horror in pieno clima Halloween fa tremare i tifosi.
C’è qualcosa di inquietante, quasi inspiegabile, in questa Juventus. Perché dopo un avvio di stagione che aveva ridato fiducia, la squadra si è improvvisamente spenta, come se qualcuno avesse staccato la spina. Igor Tudor, tornato a Torino per ridare identità e grinta a un gruppo reduce da anni di alti e bassi, si trova oggi a dover affrontare il momento più difficile della sua gestione.
Le ultime settimane sono state un incubo sportivo: pareggi deludenti, sconfitte pesanti (quella di Como) e prestazioni anonime hanno riportato i tifosi con i piedi per terra, forse anche troppo. Non basta la prestazione a Madrid contro il Real (sconfitta di misura per la Juve) a rimettere le cose apposto.
E proprio adesso, in un periodo in cui servirebbe solo un po’ di serenità, arriva la notizia horror che nessuno avrebbe voluto leggere. Non si tratta di un infortunio né di un caso di spogliatoio, ma di un dato impietoso che fotografa alla perfezione il momento della squadra. L’attacco della Juventus, infatti, non è mai andato così male dai tempi di Gigi Del Neri in panchina. Era la stagione 2010/2011, un’epoca lontanissima, e il paragone con quella Juve sbiadita fa rabbrividire.
È un vero dramma — sportivo, certo, ma pur sempre dramma — per una società che da sempre costruisce la propria grandezza sull’efficacia e sulla concretezza. Il problema non è solo nei numeri, ma nella sensazione che questa Juve non sappia più come far male agli avversari. Le occasioni arrivano a singhiozzo, le azioni si interrompono per imprecisioni banali e la manovra offensiva è lenta, prevedibile, spesso sterile. Tudor ci prova, cambia interpreti, ruota gli attaccanti, ma il risultato resta lo stesso: un’inquietante incapacità di segnare con continuità.

E dire che gli uomini non mancano. L’allenatore croato può contare su un reparto offensivo che, sulla carta, fa invidia a molti: Vlahovic, Openda, David, Conceição, Yildiz e Zeghrova. Tutti giocatori di talento, giovani, con caratteristiche diverse ma potenzialmente complementari. Eppure, qualcosa non funziona. La squadra si muove poco senza palla, gli attaccanti faticano a trovarsi, e quando le occasioni arrivano, la lucidità sotto porta sembra svanita.
Il punto di non ritorno, per molti, è stato proprio dopo la vittoria contro l’Inter. Un successo pesante, che avrebbe dovuto dare la svolta definitiva, e che invece ha segnato l’inizio del tracollo. Da quella partita, la Juventus ha smarrito la fame, mentre i nerazzurri, quasi feriti nell’orgoglio, sono ripartiti con una forza nuova, come se quella sconfitta avesse acceso una scintilla.
Per i bianconeri, invece, è stata una lenta discesa. Tudor continua a predicare calma, ma il pubblico comincia a spazientirsi. I tifosi non riconoscono più la loro squadra, e il paragone con la gestione Del Neri, per quanto duro, oggi sembra tristemente realistico. In un periodo in cui tutto sembra andare storto, la Juventus ha bisogno di ritrovare gol, convinzione e coraggio. Perché se la paura è il simbolo di Halloween, per i bianconeri rischia di diventare il leitmotiv di tutta la stagione.
