Per Modric l'allarme è suonato: Inter-Milan è già iniziata - glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
Per Modric l'allarme è suonato: Inter-Milan è già iniziata - glieroidelcalcio.com (screen Youtube)
La gara non è neanche cominciata che già è scattato l’allarme, con una Inter-Milan che si preannuncia già infuocata: il nodo principale però è Luka Modric.
Il Derby della Madonnina si avvicina e, come spesso accade negli ultimi anni, la sfida tra Inter e Milan arriva in un momento decisivo per entrambe. I nerazzurri di Cristian Chivu guidano la classifica e si presentano alla stracittadina con la consapevolezza di avere finalmente trovato continuità, identità e personalità. Un percorso costruito su equilibrio e su un’idea di calcio che, seppur diversa da quella di Simone Inzaghi, ha saputo mantenere intatti i principi di verticalità e intensità. Sul fronte opposto c’è un Milan che vive un momento diverso ma non per questo meno pericoloso. L’arrivo di Luka Modric ha rappresentato una cesura importante: il croato ha portato leadership, geometrie e una nuova centralità nella manovra rossonera. Per Massimiliano Allegri, che ha dovuto fare i conti con un avvio di stagione non privo di difficoltà e con evidenti limiti offensivi, Modric è diventato la bussola per rimettere ordine in un gruppo che alterna sprazzi di grande calcio a blackout improvvisi.
Il derby, quindi, non sarà solo una partita: sarà un duello psicologico, tattico e identitario. L’Inter dovrà evitare di farsi trascinare nel ritmo imposto dal croato, mentre il Milan cercherà di fare della sua gestione della palla il grimaldello per aprire le linee nerazzurre. In questo scenario, la domanda è inevitabile: come cercherà Chivu di limitare un maestro come Modric? La risposta si trova nel cuore del gioco nerazzurro, là dove si accende il cervello della squadra.
La chiave tattica di Cristian Chivu ha un nome preciso: Hakan Calhanoglu. Il regista turco, trasformato negli ultimi anni in un play totale, sarà il fulcro del piano gara nerazzurro. Secondo quanto trapelato da Appiano Gentile, Chivu avrebbe già individuato nel numero 20 l’uomo incaricato di “rompere” l’ordine del Milan e di limitare l’influenza di Modric. Il tecnico considera Calhanoglu un vero e proprio quarterback, capace di indirizzare la pressione, verticalizzare in pochi tocchi e resistere all’intensità delle marcature. Non a caso lo stesso allenatore, rientrato dalla trasferta negli Stati Uniti dove ha seguito la NFL, avrebbe ribadito l’importanza di un regista capace di interpretare la partita come un playbook. Da qui la convinzione che il turco sia l’uomo perfetto per affrontare il duello più complesso della serata.

Le consegne sono chiare e anche obbligate, com ritmo, pulizia tecnica, aggressione alta. Perché il derby si vincerà anche nella zona intermedia, dove Modric cercherà di illuminare e Calhanoglu avrà il compito di spegnere. Non solo interdizione, però, ma anche costruzione, perché l’Inter ha bisogno del miglior Hakan non soltanto come schermo, ma come acceleratore di gioco. Il tema fisico poi non è affatto secondario. Il turco è rientrato dal ritiro della Turchia con un fastidio alla mano, ma da Appiano arrivano segnali rassicuranti. Il giocatore ci sarà, e sarà titolare. Una notizia fondamentale per Chivu, convinto che la sua leadership, il suo carisma e la sua capacità di resistere alla pressione possano indirizzare il derby.
