Riccardo Scirea:" Papà è stato un campione sportivo e di civiltà"
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Riccardo Scirea:” Papà è stato un campione sportivo e di civiltà”

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Le parole di Riccardo Scirea

Tra pochi giorni, Gaetano Scirea avrebbe compiuto 70 anni. A parlare dell’ex Campione della Juventus e della Nazionale Italiana è il figlio Riccardo che è stato intervistato da Il Giornale. Ecco un estratto delle sue parole:

[…]C’è una foto suggestiva: Gaetano in tuta ti fissa negli occhi e tu, steso su di lui, con il mento poggiato sul pallone. Il fermo immagine dell’amore padre-figlio.

“Quando mi portava al campo di allenamento era una gioia. Emozionante. Io in mezzo a tanti campioni. Un bambino fortunato.”

Che però un brutto giorno ascoltò alla «Domenica Sportiva» una frase agghiacciante.

“La pronunciò Sandro Ciotti: “Gaetano Scirea è morto.”

Il dramma avvenne in Polonia. Lo hai rievocato con lo scrittore Nicola Calzaretta in una toccante confessione pubblicata sul Guerin Sportivo.

“Papà era andato a visionare una squadra avversaria della Juventus. Ma l’aveva già fatto poco tempo prima e per questo motivo era riluttante a tornare in Polonia. Ma Boniperti, da perfezionista qual era, fu irremovibile. Quindi lui ubbidì e nel tragitto di ritorno l’auto su cui viaggiava fu tamponata. Nel bagagliaio c’erano delle taniche di benzina. Esplosero. Non ci fu scampo.”

Dov’eri quando sentisti in tv la notizia?

“Al mare, a casa dei nonni.”

Scusa se riapriamo questa ferita

“All’inizio nella testa si innescò un meccanismo di autodifesa. Mi convinsi che quanto avevo ascoltato non era vero. Un bimbo non può accettare la scomparsa del padre: i papà sono immortali. Era solo un brutto sogno. Avrei riaperto gli occhi e papà sarebbe riapparso.”

E invece …

“Dopo qualche giorno capii che non lo avrei più visto. Uno choc, superato in parte solo grazie a mia madre, una donna eccezionale che mi ha fatto anche da padre.”[…]

[…]Come descrivi ai tuoi figli quel nonno tanto famoso?

“Guardiamo insieme le immagini dei suoi gol.”

E loro cosa dicono?

“Il più grande rimane meravigliato dal fatto di come, “ai tempi del nonno”, i giocatori esultassero semplicemente alzando le braccia al cielo senza fare “coreografie” particolari tipo la “dybalamask” 

Il record delle 552 partite in bianconero di Scirea ha retto 20 anni.

“Il primo a batterlo nel 2008 è stato Del Piero, poi è stata la volta di Buffon e Chiellini: tutti e tre perfetti interpreti dello stile-Scirea e del modello-Juve.”

Ma è vera la storia che dopo la vittoria dei Mondiali dell”82, mentre tutti i giocatori festeggiavano, Gaetano e Zoff andarono in stanza a leggersi un libro?

“È vero a metà. Papà e Dino non erano dei musoni. Quando c’era da fare baldoria non si tiravano indietro.”

È spuntata di recente una foto di Zoff versione “Febbre del sabato sera” Ce n’è una “segreta” anche di Scirea in discoteca?

“Certo. Di feste ne organizzavamo tante.”

Tu hai giocato a calcio. Scirea è un cognome impegnativo …

“Papà è stato un campione sportivo e di civiltà. Sotto l’aspetto etico spero di essere stato alla sua altezza. Lui non ha mai preso un cartellino rosso, felice di fare foto e autografi con i tifosi. Ancora oggi in tanti mi fermano ricordando la sua disponibilità. Testamento morale e patrimonio d’affetto che custodisco nel cuore.”

Gaetano che tipo di allenatore sarebbe stato?

“Aveva cominciato brillantemente come vice di Zoff alla Juve. Una coppia perfetta Credo che avrebbe proseguito all’insegna di un calcio spettacolare, dove i difensori escono dall’area palla al piede, innescando la fase d’attacco. Proprio come faceva papà.” […]

Fonte: Il Giornale

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