29 giugno 1976: il Napoli vince la sua seconda Coppa Italia  
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29 giugno 1976: il Napoli vince la sua seconda Coppa Italia  

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Napoli Coppa Italia

Il Napoli vince la sua seconda Coppa Italia.

La 28ª edizione della Coppa Italia inizia con la fase a gironi il 27 agosto del 1975 e termina il 29 giugno del 1976, con la finale all’Olimpico di Roma tra Napoli e Verona. Il trofeo nazionale va al club partenopeo per la seconda volta nella sua storia, dopo che l’aveva vinto una prima volta nel 1962, quando partecipava al campionato di serie B (unico caso, oltre a quello del Vado nel 1922, di formazione cadetta ad avere vinto la Coppa Italia).

La formula della competizione del 1975-1976 è quella in vigore da qualche anno: quindici squadre di A e venti di B a formare sette gironi iniziali. Da queste eliminatorie, le sette capoliste passano alla seconda fase suddividendosi in due gironi da quattro, grazie all’inserimento della squadra detentrice del titolo che, in quanto tale, entra in gioco solo a partire da quel momento. In quella edizione, la squadra detentrice del titolo era la Fiorentina.

Dal primo turno escono vincenti Inter,  Genoa, Lazio, Milan, Napoli, Sampdoria e Verona. Di questa prima fase della competizione, propongo qualche frammento.

Nel primo girone, l’eliminazione di lusso è quella Juventus. Decisiva è la sconfitta dei bianconeri a San Siro con l’Inter. La partita si sblocca al 33′ quando, con una rimessa laterale  Bertini passa la palla ad Oriali che fa partire un cross verso l’area bianconera. Lì, c’è Libera che, con un colpo di testa, mette il pallone alle spalle di Zoff.

Il tabellino della partita

Milano, 31 agosto 1975, Stadio San Siro. Spettatori, 66.000 circa.

Inter-Juventus 1-0

Marcatori: 33’, Libera.

Arbitro: Arnaldo Prati di Parma.

Inter: Vieri, Giubertoni, Fedele, Oriali, Gasparini, Facchetti, Pavone, Bertini (61’, Bini) Mazzola, Marini, Libera (46’, Mutti). Allenatore: Chiappella.

Juventus: Zoff, Tardelli, Gentile, Furino, Morini, Scirea, Cuccureddu, Causio, Altafini (62’, Damiani), Gori, Bettega. Allenatore: Parola.

Il secondo girone

Nel secondo girone si qualifica il Genoa. Il Grifone quell’anno era in Serie B e alla fine della stagione sarebbe venuto in Serie A. Aveva un attacco che schierava Conti, Pruzzo e Bonci e nelle sue file c’erano anche Castronaro, Arcoleo e Rizzo: 60 gol in campionato (di cui 33 tra Pruzzo e Bonci: 18 reti il primo e 15 il secondo) e 8 in Coppa Italia (di cui 3 gol Bonci e 2 Pruzzo).

Nella partita del girone iniziale con il Modena, per esempio, i gemelli del gol rossoblù segnano due doppiette.

Il tabellino

Genova, Stadio Luigi Ferraris, domenica 21 settembre 1975.

Genoa-Modena 4-0 (primo tempo 2-0).

Marcatori: Bonci, 18′ e 45′; Pruzzo, 51′ e 77′ (su rigore).

Arbitro: Piero Barboni di Firenze.

Genoa: Girardi, Mosti (83′, Maggioni), Croci, Campodonico, Rosato (70′, Ciampoli), Castronaro, Conti, Arcoleo, Pruzzo, Rizzo, Bonci. Allenatore: Simoni.

Modena: Tani, Mei, Matricciani, Bellotto,  Matteoni, Marinelli, Tripepi, Ragonesi, Bellinazzi, Zanon, Blasig (46′, Gravante). Allenatore: Caciagli.

Il terzo girone della Coppa Italia: Napoli e le altre partecipanti

Nel terzo girone, degna di nota la partita del Napoli contro il Foggia in cui vengono segnate sei reti: due dagli ospiti e quattro dai padroni di casa. A parte il primo gol, tutte le altre reti sono realizzate nella ripresa. Al 37’, Orlandini va in rete con un pallonetto, a conclusione di un’azione che aveva iniziato lui stesso e che era stata proseguita prima da Savoldi e poi da Massa.

Al 53’ è invece Massa ad andare in rete a conclusione di un’azione da lui cominciata: Massa passa la palla a Savoldi e punta la porta. Savoldi appoggia alla propria sinistra in direzione di Esposito che crossa sul secondo palo della porta foggiana e lì c’è appunto Massa che finalizza l’azione da lui iniziata e realizza il raddoppio.

Il terzo gol partenopeo nasce invece al 60’, dalla fascia di destra. Lì, Orlandini fa partire un cross che pesca libero Savoldi in area foggiana e l’attaccante napoletano segna con una girata da distanza ravvicinata.

Poco dopo, Massa prende anche un palo. Al 65’ per il Foggia entra Turella che, in meno di un minuto, segna un bel gol colpendo di controbalzo la palla di destro, con un tiro da una ventina di metri.

Passano quattro minuti e lo stesso Turella va nuovamente in rete con un colpo di testa segnando il gol del tre a due. Ma quando magari il Foggia cominciava a sperare in un pareggio, un cross dalla destra di Orlandini rimpallava su Pirazzini ed entra nella porta degli ospiti. Finisce quattro a due a favore del Napoli.

Coppa Italia: il tabellino tra Napoli e Foggia

Napoli, 7 settembre 1975, Stadio San Paolo.

Napoli-Foggia 4-2 (primo tempo 1 a 0).

Marcatori: 37’, Orlandini (N); 53’, Massa (N); 60’, Savoldi (N); 66’ e 70’, Turella (F); 77’, Pirazzini (F): autorete.

Arbitro: Francesco Panzino, di Catanzaro.

Napoli: Carmignani, Bruscolotti, Pogliana, Burgnich, Punziano, Orlandini, Massa (77’, Boccolini), Juliano, Savoldi, Esposito, Braglia. Allenatore: Vinicio.

Foggia: Fabris, Colla, Salis, Pirazzini, Bruschini, Inselvini (64’, Delneri), Toschi (65’, Turella), Lodetti, Bordon, Lorenzetti, Nicoli. Allenatore: Maldini.

 I gironi finali

E passiamo ai gironi finali. Il primo è formato da Genoa, Inter,  Lazio e Verona, il secondo da Fiorentina, Milan, Napoli e Sampdoria.

Dal primo girone esce a sorpresa il Verona, che batte l’Inter all’ultima giornata. In questo modo gli scaligeri raggiungono a pari punti in classifica i nerazzurri, ma li superano in virtù della loro migliore differenza reti.

Qui di seguito, propongo l’andamento di questa girone.  Alla prima giornata l’Inter vince con il Genoa grazie ad un gol di Bertini e il Verona supera la Lazio con una tripletta di Macchi. La classifica dice Verona 2, Inter 2, Genoa e  Lazio 0. Alla seconda giornata la Lazio vince contro l’Inter con un gol di Re Cecconi e il Verona batte il Genoa con un gol di Mascetti su rigore.

La classifica della seconda giornata vede il Verona primo a 4 punti, Inter e Lazio seconde a due punti e Genoa ultimo a zero. Terza giornata: Lazio-Genoa 3-0 (doppietta di D’Amico con una rete su rigore e rete di Garlaschelli) e Inter-Verona 3-1 (doppietta di Boninsegna e gol di Mazzola per i nerazzurri, gol di Cozzi per i veronesi). Classifica della terza giornata: Inter, Lazio e Verona prime in classifica, pari a quattro punti e Genoa ultimo a zero.

La sorpresa: Verona

Quarta giornata: l’Inter vince tre a uno col Genoa (Mazzola, Pavone e Oriali per i milanesi, Mendoza su rigore per i rossoblù), mentre Lazio e Verona fanno un pareggio a reti bianche. A due giornate dalla fine del girone, l‘Inter si posiziona dunque da sola prima in classifica: Inter 6 punti, Lazio e Verona 5,  Genoa 0. Alla quinta giornata, il Genoa ottiene finalmente il suo primo punto di questo girone finale: al gol veronese di Sirena, i rossoblù rispondono con una rete di Rizzo.

L’Inter invece batte la Lazio: capitolini in vantaggio con Garlaschelli, pareggio di Marini e raddoppio interista con rete su rigore di Bertini; poi rete del due a due di Wilson e, infine, rete del definitivo tre a due nerazzurro di Cesati, subentrato a Boninsegna al 65’. Ad una giornata dal termine, l’Inter allunga ulteriormente sulle sue inseguitrici, mettendo definitivamente la Lazio fuori da giochi: Inter 8, Verona 6, Lazio 5 e Genoa 1.

La situazione viene sorprendentemente ribaltata all’ultima giornata del girone quando, a fronte della vittoria laziale sul Genoa per uno a zero (ininfluente ai fini della classifica) si registra la decisiva vittoria del Verona, per due a zero al Bentegodi contro i nerazzurri dell’Inter, con un gol per tempo: il primo su autorete di Galbiati e il secondo di Macchi al 65’, entrato al posto di Sirena.

Una vittoria che in virtù della migliore differenza reti dei veronesi, sancisce il loro sorpasso ai danni dei meneghini (media inglese di +4 dei primi contro +3 dei secondi).

Il tabellino di Verona-Inter

Verona, Stadio Bentegodi, 26 giugno 1976.

Verona-Inter 2-0

Marcatori: 26’, Galbati (autorete); 85’, Macchi.

Arbitro: Vittorio Benedetti di Roma.

Verona: Ginulfi, Bachlechner, Sirena (65’, Macchi), Busatta, Catellani, Cozzi (41’, Nanni), Franzot, Mascetti, Luppi,  Moro, Zigoni. Allenatore: Valcareggi.

Inter: Bordon, Canuti, Bertini (76’, Acanfora), Galbiati (70’  Roselli), Gasparini, Facchetti, Pavone, Cesati, Mazzola, Cerilli. Allenatore: Chiappella.

Il secondo girone

Nel secondo girone la supremazia del Napoli è più netta, visto che alla fine del girone si ritrova con due punti di vantaggio sulla seconda classificata, cioè la Fiorentina. Il Napoli prende la testa del girone a partire dalla seconda giornata quando, battendo il Milan due a zero, lo supera in classifica.

All’ultima giornata arriva con due punti di vantaggio sulla Fiorentina: 8 punti per i partenopei e 6 per i viola. Per il Napoli, l’accesso alla finale sarebbe a rischio solo in caso di sconfitta a Genova con la Sampdoria e contemporanea vittoria della Fiorentina a San Siro col il Milan.

Invece, in testa al girone arriva il Napoli a nove punti e la Fiorentina è seconda a sette punti. Questo perché tra viola e rossoneri la partita finisce uno a uno e il Napoli, dopo essersi portato in vantaggio due a zero, contro i blucerchiati, ottiene comunque un pareggio per due a due.

Coppa Italia: il tabellino della partita del Napoli a Genova

Genova, Stadio Luigi Ferraris, sabato 26 giugno.

Sampdoria-Napoli 2-2 (primo tempo 1-0).

Marcatori: 26’, Braglia (N); 49’, Massa (N); 69’, Saltutti (S); 79’, Rossinelli (S).

Arbitro: Cesare Gussoni, di Varese (Tradate).

Sampdoria: Di Vincenzo, Ferroni, Rossinelli, Tuttino, Zecchini, Lippi, Orlandi (79’, Federico Rossi), Bedin, Maraschi (72’, De Giorgis), Chiorri,  Saltutti. Allenatore: Bersellini.

Napoli: Carmignani, Bruscolotti (81’, Pogliana), La Palma, Burgnich, Vavassori, Orlandini, Massa, Montefusco, Savoldi (86’, Sperotto), Esposito, Braglia. Allenatore: Del Frati.

Coppa Italia: la finale tra Verona e Napoli

La finale è dunque fissata per il 29 giugno del 1976 all’Olimpico. A sfidarsi saranno Verona e Napoli.

Come ricorda un reportage de “L’Unità”, uscito all’indomani dell’incontro, “All’ingresso in campo delle due squadre, uno sparuto gruppo di veronesi grida i suoi incitamenti dalla Curva Sud e sventola un bandierone gialloblu con la scritta ‘Veni, Vidi, Vici’. Ma lo stadio, nel suo insieme, è azzurro. Il calcio d’inizio è del Napoli.

L’avvio del Napoli è guardingo, tanto che la prima azione offensiva la abbozzano i veronesi. La pressione dei napoletani è prevalente, ma si sviluppa con lentezza e la difesa del Verona riesce a contenerla. Dopo una serie di azioni minacciose in area veronese, Franzot invita Luppi all’azione e da questi la palla va a Zigoni che con un gran tiro al volo centra la traversa.

La replica degli azzurri è pronta e, al 17’, Savoldi spara di poco fuori. Dopo 3’, Braglia con una splendida rovesciata colpisce a sua volta la traversa della porta veronese. Intorno alla mezz’ora, Ginulfi anticipa Braglia mentre al 32’ una reazione veronese si concretizza in due calci d’angolo.

Al 34’, La Palma (autentico motore napoletano) lancia Savoldi ma l’attaccante napoletano si fa recuperare da Catellani. Il primo tempo si conclude quindi con il Napoli all’attacco ma a reti inviolate”.

Nella ripresa, e più precisamente  al 58’, sempre secondo la sopraccitata sintesi della partita, il Verona avrebbe l’occasione di un pericoloso contropiede con Guidolin. Ma il veronese viene fermato per un fuorigioco che sembra non esserci e al 66’, Savoldi manda la palla in rete a gioco fermo per un fuorigioco fischiato al suo compagno Orlandini.

La partita non si sblocca

Per quasi tre quarti di partita c’è stata quindi una situazione di stallo. Poi, il Napoli segna il primo gol e da lì inizia il tracollo del Verona. L’effetto scatenante di questa disfatta è una incomprensione tra Ginulfi e Franzot. Incomprensione che si verifica al 76 ’ e  che porta il Verona a essere sotto di un gol per un’autorete. Sirena aveva deviato un tiro di Juliano in calcio d’angolo.

Dalla bandierina calcia Esposito. Ginulfi si piazza sul secondo palo e Franzot si posiziona sul primo. Franzot non riesce ad agganciare il tiro a mezza altezza di Esposito e, mancando la palla inganna Ginulfi che, nel tentativo di metterci una pezza, spedisce la palla all’interno della propria porta. Due minuti dopo arriva il raddoppio. In un’azione di attacco veronese, Franzot fa partire un traversone verso l’area del Napoli.

Intercetta Juliano, palla a Vavassori e da questi passaggio a Braglia sulla fascia sinistra. L’attaccante napoletano si lancia verso l’area dei gialloblu, supera in dribbling due veronesi e va in gol con un tiro rasoterra da una quindicina di metri. Passa un solo minuto e il Napoli si riporta in attacco: Juliano  è poco fuori dal limite e serve Burgnich che entra verticalmente in un corridoio centrale nell’area avversaria. Nanni gli si fa incontro ma il difensore partenopeo riesce a calciare di destro da distanza ravvicinata.

Savoldi chiude il match

Ginulfi si distende e devia alla sua destra. Ma Savoldi ha seguito l’azione, raccoglie il rimpallo, controlla di destro e va in gol di sinistro con un tiro che si infila alla destra del numero uno dei veronesi.

In tre minuti il Napoli ha messo knockout i rivali. Ma c’è ancora tempo per il quarto gol. All’85’, Catellani manda sul fondo un pallone che forse avrebbe potuto gestire meglio: calcio d’angolo a favore del Napoli. Siamo sulla fascia sinistra  dei napoletani.

Al corner va Braglia che batte corto per La Palma, poi un retropassaggio per Esposito che controlla di sinistro e crossa di destro sul lato opposto dei veronesi. Lì c’è Savoldi che controlla il pallone ed evita l’intervento di Catellani. Poi, l’attaccante del Napoli fa partire un tiro di controbalzo da pochi metri con il collo di destro e segna la quarta rete.

Il tabellino della finale di Coppa Italia tra Verona e Napoli

Roma. Stadio Olimpico, sabato 29 Giugno 1976.

Napoli -Verona 4-0 

Marcatori: 76′, Ginulfi autorete (V) ; 78′, Braglia (N) ; 79′ e 86′ Savoldi (N). 

Arbitro: Riccardo Lattanzi di Roma.

Napoli: Carmignani, Bruscolotti, La Palma, Burgnich, Vavassori, Orlandini; Massa, Juliano, Savoldi, Esposito, Braglia. Allenatore: Del Frati.

Verona: Ginulfi, Bachlechner, Sirena, Guidolin (77′, Vriz), Castellani, Nanni,  Franzot, Mascetti, Luppi (67′, Macchi), Moro, Zigoni. Allenatore : Valcareggi.

GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati)

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Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Etudes Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra. Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova” Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”,  Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing,  2022. «Les Suisses Pionniers du Football Italien», Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022. Ha scritto anche numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893.” e “GliEroidelCalcio”. I suoi libri fanno parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, della Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, dell’Università di Friburgo, della Società Dante Alighieri di Basilea, della Biblioteca dello Sport di Ginevra e della Civica Biblioteca Berio di Genova. Prossima uscita editoriale: Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo volume, 1975-1977», Urbone Publishing.

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