GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
Dopo 120′ scatta la maledizione: passa il Real
Da qualche mese Torino sentiva una certa aria di nostalgia. Forse perché era da poco andato via un allenatore iconico, capace di condurre la Vecchia Signora verso traguardi spesso sfiorati e mai raggiunti. Giovanni Trapattoni era partito destinazione Milano e, con lui, anche quella fame di vittorie durata più di un decennio. Rino Marchesi era stato l’allenatore prescelto per sostituire il Trap. Una scelta coraggiosa, dettata soprattutto dall’ottima stagione al Como dell’anno precedente, culminata con un nono posto in classifica ed una semifinale di Coppa Italia.
Sul finire di Ottobre, in quell’annata che si sarebbe conclusa con la storica vittoria tricolore del Napoli di Maradona, i bianconeri affrontarono il Real Madrid per gli ottavi di finale della Coppa dei Campioni. Due colossi a confronti, uno contro l’altro. Da un lato i bianconeri, quasi alla fine di un ciclo ma trionfatori nel 1985; dall’altro i blancos di Butragueño, Sanchís e Míchel, futuri dominatori in patria per 5 stagioni consecutive.
L’andata, giocata il 20 Ottobre, si concluse con la vittoria di misura degli iberici, grazie al gol del sempre presente Buitre. Durante quella partita a nulla valsero le proteste juventine su quel gol ingiustamente annullato a Manfredonia (succederà lo stesso, nella stessa porta, tre anni più tardi, quando Gullit si vedrà non convalidare un gol per fuorigioco assolutamente inesistente).
Il ritorno, giocato il 5 Novembre, divenne decisivo. Uno Stadio Comunale stracolmo, e quasi impreparato a ricevere tanto entusiasmo, fece da testimone ad una disfatta inaspettata e bruciante. Di Cabrini la rete dell’1-0 (con un bel gol di sinistro dopo un passaggio di Mauro) che, di fatto, metteva la qualificazione in bilico. Si andò ai rigori, nell’annata terribile del calcio italiano.
Tacconi neutralizzò il primo tiro di Sanchez, salvo poi capitolare sui fendenti di Butragueno, Valdano e Juanito. Per i tiratori di Marchesi, invece, fu una serata da dimenticare. Di Vignola l’unico gol. Gli errori decisivi di Brio, Manfredonia e Favero.
La Juventus uscì ingiustamente da quella competizione, ultima delle italiane a perdere dal dischetto nell’arco di 35 giorni (dopo Roma, Napoli, Fiorentina e Nazionale Under 21).